Dieci tappe di un viaggio nelle emozioni
Titolo: Per altri sentieri
Autore: Angela di Bartolo
Tipologia: racconti
Brossura 188 pagine
ISBN-13: 9788897674269
Editore: La Runa editrice
Si dice che per le antologie non ci sia mercato nell’editoria. Se questo è vero – e probabilmente lo è – si dovrebbe spostare la riflessione non su quanto il fattore “diffusione” incida sulla qualità.
Per fortuna, ci sono autrici come Angela di Bartolo che non si lasciano influenzare dal mercato e mettono tutto il loro talento nei loro racconti.
In fondo, non tutte le belle storie sono romanzi epici, alcune sono racconti, ma questo non le rende meno belle.
Il viaggio che ho compiuto nell’antologia “Per altri sentieri” edito da Runa editrice è una raccolta di belle storie e soprattutto curate.
Alcuni dei racconti contenuti nel libro hanno vinto premi importanti in concorsi nazionali come il RiLL o il Lucca Comics & Games. La cosa che da subito mi ha colpito è la straordinaria raffinatezza del linguaggio e del gusto per la storia. Ogni racconto spalanca un mondo a sé ma mai scollegato dal contesto, la fase di documentazione che dà vita a questo mondo si percepisce, è solida e ben costruita. Una preparazione così puntuale non può che rendere il racconto una storia consapevole e strutturata, qualità, questa, che non può non essere apprezzata da chi ama leggere e anche da chi si cimenta a sua volta nella scrittura.
Il fil rouge dell’antologia, a mio parere, è il ponte col passato, che sia esso sotto forma di ricordi, magico o semplicemente nostalgico. I personaggi in questi racconti vivono la loro vita e sono portati a confrontarsi con qualcosa che spesso va aldilà della loro comprensione ma che sentono appartenergli profondamente. E questo non può che indicare la strada per riflessioni altrettanto profonde, suggerite dalle note a margine che ogni racconto sa evocare attraverso i messaggi dei quali i personaggi si fanno portatori, in particolar modo negli ultimi due racconti, dove l’incombere di una catastrofe scuote le menti e gli animi dei protagonisti.
I generi che la raccolta tocca sono variegati: si va dall’epico, al main stream, allo storico, urban al fantascientifico. È la conferma della versatilità stilistica di Angela di Bartolo.
Altro aspetto molto curato, è il linguaggio, sempre preciso e privo di sbavature, consono al tono e al tema del racconto, cosa non sempre facile, soprattutto nel caso di racconti di natura epica – come quello che apre l’antologia – che richiedono una certa conoscenza e versatilità stilistica.
In conclusione “Per altri sentieri” è una raccolta ben costruita, che si avvantaggia di una scrittura matura e consapevole e affatto frammentaria. Non ci resta che attendere Angela di Bartolo sulla soglia di storie di più ampio respiro, per avere il piacere di vedere il suo stile raffinato adagiarsi in un viaggio lungo e ricco di emozioni.
