Steampunk Western – Andrea Schiavone ha visitato Trainville


Alain Voudì propone un genere quasi sconosciuto in italia, soprattutto nell’ambito letterario più che in quello cinematografico. È lo Steampunk, e più specificamente il filone del cosiddetto “steampunk western”.

Trainville si configura infatti come un lavoro originale per l’attuale panorama letterario italiano. Ma è soprattutto un lavoro che, aldilà della superficiale patina ‘steam’ e dei connaturati codici estetici e narratologici, contiene in nuce una più profonda riflessione che arriva a sfiorare temi sociali ed esistenziali.

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L’idea di fondo non può non rimandare alla fantascientifica graphic novel francese Le Transperceneige, da cui Bong Joon-ho ha tratto nel 2013 il film Snowpiercer, in cui le vicende sono totalmente ambientate all’interno di un treno costantemente in moto, in un contesto post-apocalittico in cui l’unico modo per sopravvivere è restare all’interno del convoglio. E ciò che immancabilmente ritorna nel romanzo di Voudì è il pretesto per delineare le dinamiche sociali all’interno del mezzo di locomozione, che in quest’ottica si configura come un microcosmo in cui la divisione dei vagoni, la delimitazione di spazi e i rapporti tra i passeggeri riflettono (in piccolo) quella società classista che abita il mondo esterno. Ma lo spazio in cui si muove il treno questa volta non è un mondo dilaniato da sconvolgimenti nucleari auto-inflitti dall’uomo, ma il reale contesto statunitense ottocentesco, con la sua suddivisione in States, i suoi paesaggi e i suoi abitanti, dai Navajo dell’Arizona al paesaggio naturale della Pennsylvania, al clima caldo della California.

Un elemento che assume gran rilevanza ed offre una brillante trovata narrativa, la possibilità cioè di caratterizzare questa città su rotaie come zona neutra, non soggetta alle leggi dei paesi che attraversa, ma puro territorio federale. Una premessa quindi che, in autentico stile western, preannuncia l’inevitabile susseguirsi di conflitti, improvvisi risvolti e inaspettate rivelazioni.

Il treno, uno degli elementi caratterizzanti del genere western, incarnante quella lotta per la conquista di terre incontaminate e simbolo dell’avanzamento della civilizzazione, trova qui un’intelligente riconfigurazione, unita ad un’estetica Steampunk, con elementi anacronistici e tecnologie progredite, ma anche ad una trama che sembra presentare in questo primo episodio Arrivo a Trainville delle situazioni oscure al limite del noir. 

Il numero 1 di questo romanzo a episodi è una storia che coinvolge a tal punto da non poter fare a meno di attenderne con ansia la prossima uscita.

Una bella e interessante iniziativa da parte di Delos-digital a cui invito caldamente ad aderire.

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Andrea Schiavone

STILE E ORIGINALITA'
ORIGINALITA'
PERSONAGGI
GESTIONE DELLA TRAMA
COPERTINA
VOTO PERSONALE
Final Thoughts

Overall Score 4