Recensione del libro ETERNA di Victoria Alvarez


Recensione del libro ETERNA di Victoria Alvarez

 a cura di Fiorella Rigoni

BIOGRAFIA

La ventiseienne autrice spagnola, qui al suo apprezzato esordio narrativo, è figlia di uno scrittore di romanzi storici, è laureata in Storia dell’Arte e sta scrivendo una tesi di dottorato sulla letteratura artistica del 1800; fatto, questo, che l’ha portata a vivere, negli ultimi anni, tra la natale Salamanca, Parigi e Roma.

SINOSSI

Londra, 1888.

Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero.  A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre… Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni.  È in grado di comunicare con l’aldilà, di dare voce a coloro che l’hanno persa per sempre. Dieci anni dopo, Annabel è divenuta la medium più affermata del Paese, attirando l’interesse e le invidie dell’aristocrazia londinese. Se da un lato i suoi poteri verranno utilizzati da Scotland Yard per risolvere i casi più intricati, dall’altro la porteranno ad avvicinarsi a una presenza oscura e intrigante, alla quale non potrà fare a meno di legarsi…

E per rimanergli accanto, sfiderà il tempo e lo spazio, fino a varcare la soglia stessa della vita.  Un romanzo che parla di amore eterno e di intrighi, con una dose di suspense che avvolge il lettore in una spirale travolgente.

RECENSIONE

L’autrice è laureata in storia dell’arte e si vede in ogni pagina di questo libro. Come pure si nota perfettamente quanto le piaccia questo argomento.

Le descrizioni che fa della Londra vittoriana sono magnifiche e molto fedeli. Ha curato ogni dettaglio, dai vestiti alle usanze del tempo, passando dalla moda alle case, con una sicurezza tale che vien da pensare che ci avesse vissuto in mezzo. Davvero molto pignola nel ricreare le ambientazioni e le atmosfere che di sicuro erano come le possiamo percepire da ogni frase e ogni pagina scritta in questo libro. Normalmente avrei detto che erano eccessive, ma in questo libro non sono affatto un qualcosa in più, la fantasia del lettore riesce comunque a correre lo stesso.

Mai banale o noiosa, la storia scivola per le 500 pagine senza sembrare pesante, anzi, man mano che il libro scorre ti coinvolge sempre di più.

Annabel, la protagonista, conquista il lettore fin dalla prima pagina. La troviamo bambina, allevata da uno zio alquanto orribile e affetta da una grave malattia. Usata per i suoi immensi poteri che le permettono di vedere i morti, gli unici amici che ha. La vedremo cresce e diventare una splendida donna, la vedremo sorridere e piangere, nello scorrere inesorabile della sua vita. Seguiremo da vicino i suoi dubbi, le avversità che l’implacabile destino le metterà davanti.

Il lettore se ne innamorerà piano piano, quasi senza accorgersene e sarà costretto a seguire la vicenda con il fiato sospeso.

Perfetta quindi anche la trasposizione dei personaggi che risultavo essere quasi vivi, palpabili e molto ben strutturati, sia emotivamente che fisicamente.

Davvero un’ottima penna quella della Alvarez, speriamo che anche il prossimo libro, già in lavorazione sia degno di questo esordio col botto.


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