L’angolo del Ragno – N°569


 

La prima storia del numero 569 è pura poesia. Una di quelle storie che ti fa capire una volta di più perché da anni non puoi fare a meno di leggere l’Uomo Ragno, perché è una lettura che consiglieresti a chiunque.
Una storia dove per tutte le prime dieci pagine non c’è un solo fumetto. Non una parola, non un pensiero. Solo il silenzio e la reale percezione del dolore che provano i nostri protagonisti davanti a una perdita così importante. (Strepitosa la prima pagina, con il letto che sembra improvvisamente vuoto e un comodino pieno ancora di una vita lasciata di colpo a metà…)
Eh sì, perché dall’ultima puntata dell’Angolo del Ragno, in quattro numeri ne sono successe davvero di tutti i colori. Qualche esempio? Flash Thompson è diventato Venom, Peter ha perso il suo senso di Ragno, Marla Madison è stata uccisa dallo Scorpione, il supercriminale creato proprio da suo marito nel lontano Uomo Ragno Classic 7.
E la storia che saluta il personaggio di Marla è divisa in due splendide metà: la prima asciutta, silenziosa, intima, la seconda onirica, surreale, piena di dolore.
Incantevole la doppia pagina dove, con una prospettiva impossibile, ci vengono riproposti un gran numero di personaggi che Peter ritiene morti. Da Gwen a Nathan Lubensky, dal  Ragazzino che leggeva l’Uomo Ragno a Jean De Wolff. Un omaggio alla continuity che da Mefisto in poi è tornata a essere protagonista più che mai.

Però, proprio perché sono un fan così grande della continuity, e orgoglioso di essere arrivato passo dopo passo a leggere il numero 569 della più longeva collana italiana dedicata a un supereroe, mi fa  tristezza sapere che il 2012 vedrà la chiusura di “Spider Man”. Eh sì, avete capito bene,  al Lucca Comics hanno annunciato che in vista dell’uscita del nuovo film di Spidey, lo storico quindicinale sarà chiuso, per ripartire da 1 con un mensile intitolato, come l’originale, “The Amazing Spider-Man
Certo, M.M.Lupoi su twitter (@mlupoi, seguitelo, ne vale la pena) e Max Brighel, mi hanno rassicurato che i mensili dedicati al Ragno saranno in realtà due e che, quindi, né la quindicinalità né la qualità della lettura sarà persa…
Però, se come editore, capisco i motivi di marketing e la necessità di acquisire nuovi lettori, come semplice lettore ho come la sensazione di star per salutare un grande amico.

Spero vivamente di sbagliarmi.

In questi giorni, inoltre, l’Uomo Ragno è entrato anche a far parte dei Fantastici Quattro! (che sono rimasti in tre e si sono ribattezzati Fondazione Futuro), ha un luccicante costume Bianco e una nuovissima armatura.

Ma ne parleremo meglio nella prossima puntata.

Un saluto,
Gianni La Corte.

PS: non so perché (forse pagina 27…) ho la sensazione che Carnage stia per tornare… Sarà così?


Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *