GUNDAM E LA SCI-FI MILITARE


di Claudio Cordella.

«Ci sono tre tipi di tute della F. S. M: il modello d’ASSALTO, quello di COMANDO e quello da ESPLORAZIONE. Queste ultime sono molto veloci e possono saltare molto in alto, e in più hanno un circuito radar e di comunicazione tre volte più potente di quello delle altre tute. Sono anche le uniche ad avere un sistema di orientamento cieco di riserva. Le tute d’assalto sono per gli addormentati, gli scimmioni, cioè noi, gli esecutori». ROBERT A. HEINLEIN, Starship Troopers, 1959; tr. it. Fanteria dello spazio, Milano 1992, p. 127.

Si può sostenere a buon diritto che l’attuale fantascienza militare moderna sia stata sostanzialmente fondata da Robert Anson Heinlein (1907-1988) e dal suo Starship Troopers (Fanteria dello spazio): edito, dopo alcune difficoltà, nel ’59 e vincitore l’anno seguente del prestigioso Premio Hugo. I soldati protagonisti di quest’epica storia di guerra sono caratterizzati da una power suit (tuta potenziata): un’armatura tecnologica capace di proteggere come una corazza i comuni fanti e di amplificarne la forza muscolare. La power suit rende un fante capace di combattere contro dei carri armati o delle astronavi, potenziandone la muscolatura e i cinque sensi; simile a un’armatura, è indossabile come una tuta ed è di facile utilizzo. L’idea di Heinlein è che queste truppe servano per portare a segno degli attacchi mirati, volti a rendere la guerra “qualcosa di personale come un pugno sul naso” onde evitare distruzioni indiscriminate. Il nemico principale di questi valorosi combattenti, appartenenti alla Fanteria Spaziale Mobile (F.S.M.), è costituito dalla specie dei Ragni, alieni che contendono all’umanità il possesso dei pianeti abitabili della galassia.

Dettagliata illustrazione relativa a un manipolo di mobile suit di Zeon in azione. Copyright degli aventi diritto.

L’invenzione del fante corazzato fa ben presto scuola negli USA e Joe Haldeman, nel suo romanzo del ’74 The forever war (Guerra eterna, Premio Hugo nel 1976), dota i suoi marines, anch’essi impegnati in un conflitto interstellare con degli alieni, di una specie di power suit. Qualche anno dopo la sci-fi nipponica viene letteralmente stregata dall’idea di un’armatura tecnologica ad uso bellico, la cui prima apparizione nel mondo dei manga si deve a Katsushiro Otomo e al suo racconto Farewell to weapons (Addio alle armi), pubblicato il 16 novembre 1981. Otomo, più tardi divenuto celebre con il manga cyberpunk Akira (di cui diresse un altrettanto nota trasposizione animata), allestisce un grottesco dramma dai chiari intenti pacifisti. I suoi soldati corazzati sono carne da cannone, disgraziati destinata al macello in insensati scontri con robot guerrieri assai più potenti di loro. La più famosa creazione della sci-fi militare giapponese di tutti i tempi, per molti aspetti ispirata all‘opera di Heinlein, rimane però senz’altro la saga di Gundam creata da Yoshiyuki Tomino. Quest’universo, sviluppatosi nel corso di più di  trent’anni attraverso serie televisive, miniserie OAV, film, romanzi, fumetti e videogiochi, ebbe origine con una serie televisiva: Kido Senshi Gundam, letteralmente Gundam il guerriero dall’armatura mobile, noto nel nostro paese come Mobile Suit Gundam, diretta dallo stesso Tomino. I 43 episodi di questa serie classica vennero trasmessi in Giappone dal 7 aprile 1979 al 26 gennaio 1980 dalla Nagoya Broadcasting Network. In Italia ci fu una prima parziale edizione su Telemontecarlo nel 1980; successivi e disordinati passaggi in reti locali; infine, una più recente riproposizione trasmessa su Italia 1 nel 2004 con un nuovo doppiaggio.

La fortezza di A-Baoa-Qu, Lalah e Amuro. Illustrazione di Yoshikazu Yasuhiko, il character design di Gundam. Copyright degli aventi diritto.

In Gundam gli aspetti tecno-scientifici vengono descritti con grande accuratezza; sia che si tratti delle colonie orbitanti cilindriche, costruite nei cinque punti di equilibrio gravitazionale tra la Terra e la Luna, chiamate Side (01), sia i giganteschi mobile suit (MS). Le armi impiegate, armi a proiettili oppure spade laser alla Star Wars (qui chiamate beam saber) che siano, sono sempre puntigliosamente descritte e la stessa nomenclatura dei MS venne definita con precisione. La necessità del loro impiego in battaglia è motivata dalle scoperte dell’immaginario professor Y. T. Minovsky: in Gundam è stata la realizzazione di alcune invenzioni a lui attribuite, come i piccoli reattori nucleari, installabili sugli MS e un campo d’invisibilità radar generato dalle particelle Minovsky, ad aver reso necessario lo sviluppo di adatte ai combattimenti a vista. Non mancano neppure speculazioni sul futuro dell’umanità; alcuni individui, in particolare tra gli abitanti dei Side, nascono con particolari abilità paranormali: i cosiddetti newtype. Zeon inizia, ben prima della Federazione, a sfruttare i newtype in campo bellico costruendo degli enormi mobile armor (MA) che vengono direttamente controllati dai piloti con la forza del pensiero.

Illustrazione dedicata agli Zaku, tra i più tipici mobile suit di Zeon. Copyright degli aventi diritto.

Come si può osservare Tomino introduce una buona dose di realismo nella fantascienza robotica nipponica, in quegli anni ancora bloccata dal cliché dello scontro tra robot buono e mostro cattivo ideato Gō Nagai. Non a caso la critica assegna al secondo la paternità degli onnipotenti super-robot mentre riconosce al primo l’ideazione dei più realistici real-robot. L’accuratezza di quest’autore nell’ideare il suo universo fantastico è effettivamente fuori discussione: il talentuoso autore nipponico, seguendo un po’ anche in questo lo stesso Heinlein, elaborò  una cronologia futura per il 21° e il 22° secolo. Il computo degli anni di questi avvenimenti futuri avviene secondo l’immaginario calendario dell’Universal Century (U.C.). Nel corso del tempo vennero persino creati degli universi alternativi allo UC, in cui vennero ambientate serie completamente slegate dall’originario Gundam, ma  l’ossatura di quest’universo fantascientifico rimane saldamente legata agli avvenimenti posti all’interno della linea temporale originariamente creata da Tomino. Nel 2045 d. C. la Federazione Terrestre costruisce la prima colonia orbitante e inizia l’emigrazione forzata del genere umano: questa data diventerà l’anno 0001 U.C. Tale soluzione si è imposta a causa della sovrappopolazione, contando ormai il genere umano di nove miliardi di individui; ma ben presto la gente dei Side si sente spinta all’indipendenza. I retroscena di quest’immane conflitto, la One Year War (Guerra di un Anno), svoltosi dal 3 gennaio 0079 al 1° gennaio 0080 (02), vengono raccontati nel dettaglio non tanto nella serie TV classica, ma da Yoshikazu “Yas” Yasuhiko nel suo manga Kidosenshi Gundam The Origin (Gundam Origini). Yas, il quale ha già collaborato all’anime del ’79 – ’80 come character design curando la realizzazione dei personaggi, offre ai suoi lettori un’opera adulta, complessa e a tutt’oggi ancora incompiuta (21 volumi editi a partire dal 2002, tradotta in italiano dallo ’04). Nella sostanza però manga e anime concordano sui fatti principali dell’Universal Century: su Side 3 dapprima viene proclamata dapprima la Repubblica di Zeon, indipendente solo formalmente dalla Terra, grazie al leader carismatico Zeon Zum Daikun, descritto da Yas come una sorta di profeta megalomane. In seguito alla misteriosa morte di Daikun, molto probabilmente assassinato, nasce il Principato di Zeon, una dittatura fascistoide retta dalla potente famiglia degli Zabi: infatti ora è Degwin Sodo Zabi ad essere capo di questo regime autoritario mentre i suoi figli occupano tutte le leve del potere politico-militare di Side 3.

Fanti di Zeon in marcia sotto la pioggia assieme a dei mobile suit, illustrazione. Copyright degli aventi diritto.

Gli anni successivi della UC, raccontati nell’OAV Kidō Senshi Gandamu 0083: Sutādasuto Memorī (Mobile Suit Gundam 0083: Stardust memory), nelle serie TV Kidō Senshi Z Gandamu (Mobile Suit Z Gundam) e Kidō Senshi Gandamu ZZ (Mobile Suit ZZ Gundam) e nel film Kidō senshi Gundam: Gyakushū no Char (Mobile Suit Gundam: Il contrattacco di Char), sostanzialmente non fanno altro che descrivere gli strascichi nel tempo della Guerra di un Anno. In buona sostanza se i musicisti cambiano, la sinfonia è sempre la stessa: gli abitanti della Terra Earthnoid (Terranoidi) che continuano a scontrarsi contro coloro che sono emigrati nello spazio Spacenoid (Spazionoidi). La figura dell’ex-asso di Zeon, Char Aznable, detto la Cometa Rossa (02), figlio dello stesso Daikun, diventa ben presto determinante all’interno di questo sfaccettato quadro fanta-storico.  Char, il cui vero nome è Casval Rem Daikun, ha sempre nascosto la sua vera identità attraverso degli alias ed è riuscito nel corso del tempo non solo a vendicarsi degli Zabi, responsabili della morte del padre, ma anche ad accrescere la propria influenza presso gli abitanti delle colonie.  La Cometa Rossa è qualcosa di più di un valoroso soldato: se all’inizio è solo l’avversario per eccellenza dell’equipaggio dell’astronave federale Base Bianca (White Base) e del RX-78-2 Gundam pilotato dall’adolescente Amuro Ray, nei vari sequel diventa un autentico leader politico. In Z Gundam, causa di necessità contingenti, possiamo addirittura vedere Char e Amuro allearsi momentaneamente tra loro contro lo spietato corpo speciale dei Titans: una sorta di esercito autonomo, completamente indipendente dalle truppe federali regolari, che compie degli autentici massacri a danno delle popolazioni dei Side. Forte dei suoi successi Char però diventa prigioniero dei propri sogni utopistici e cade prigioniero di un autentico delirio di onnipotenza: nel film Il contrattacco di Char, il nostro decide di attaccare la Terra per distruggerla una volta per tutte. Ergendosi a giudice dell’umanità intera costui afferma che i terrestri hanno tutti l’animo l’appesantito dalla gravità, quindi gretto e meschino, e decide di far calare le tenebre dell’inverno nucleare sul mondo intero. A quel punto i terrestri superstiti saranno per forze di cose costretti a emigrare, diventando così degli Spazionoidi, per poter sopravvivere.

Illustrazione ispirata al film Il contrattacco di Char, in particolare alla scena in cui l’asteroide Axis sta per entrare in collisione con la Terra. Copyright degli aventi diritto.

Utilizzando un asteroide come arma il primo assalto di Char ha successo: il quartier generale delle forze federali è spazzato via dalla caduta del corpo celeste. Per dare il corpo di grazia al suo nemico egli decide però di servirsi dell’asteroide Axis; trasformato alla fine della Guerra di un Anno in un rifugio per gli irriducibili di Zeon questa sorta di immensa arca è stata coinvolta nelle successive lotte indipendentiste e ora è solo un misero guscio vuoto. Axis però è una montagna dei cieli dotata di propulsori e Char, ingannando facilmente i corrotti funzionari della Federazione, riesce ad aggirare i suoi avversari attivandoli, indirizzando così l’enorme massa verso la Terra. Solo l’intervento del suo antico rivale Amuro, punta di diamante della flotta Londo Bell, incaricata di garantire la pace nello spazio, riesce a vanificare i piani di Char anche se al prezzo della vita di entrambi.  Il contrattacco di Char, sia dal punto di vista tecnico, con un primitivo esempio di computer graphic utilizzato per rendere in maniera realista una colonia orbitante, sia dal punto di vista narrativo risulta essere ben rappresentativo dei pregi dell’universo di Gundam: i drammi collettivi si intrecciano perfettamente con quelli privati, i protagonista son capaci di provare amore e amicizia ma anche odio e furore cieco, il volto orribile della guerra non viene mai sottaciuto. Sia Char che Amuro sono due newtype, il loro odio è di antica data, ognuno di loro rimprovera all’altro la morte in battaglia della bella e sfortunata Lalah Sun, amata da entrambi, e i loro feroci combattimenti, che si spingono al di là delle capacità di un normale essere umano, divengano una sorta di cifra emblematica della follia di qualsiasi conflitto.

La cronologia dell’UC si spinge sino all’anno O223 UC, con sempre nuovi revanscismi degli Spazionoidi, così come si vede nel film Mobile Suit Gundam F-91 (0123 UC) e nella serie TV Victory Gundam (0153 UC). Persino il recentissimo OAV Kidō Senshi Gandamu Yunikōn (Mobile Suit Gundam Unicorn), di cui sono stati editi nel 2010/11 tre dei sei episodi previsti, non fa altro che replicare l’abusato scenario dell’eterna lotta della Federazione contro i Side ambientandola nell’anno 0096 UC. In Gundam Unicorn non solo assistiamo al ritorno di un redivivo Char, dato per morto tre anni prima durante il suo ultimo attacco alla Terra, ma ci viene persino data una ragione della ciclica ricorrenza dei conflitti con le colonie: in realtà il governo federale potrebbe schiacciare completamente le forze indipendentiste ma non lo fa solamente perché gli serve avere dei nemici con cui distrarre l’attenzione delle masse. Questo “scontro di civiltà” è stat ispirato a Tomino dalla guerra tra le colonie lunari e la Terra, descritta da Heinlein in un altro suo famoso romanzo fanta-militare: The Moon is a harsh mistress (La Luna è una severa maestra, Premio Hugo nel 1967). La One Year War di Gundam inizia con la caduta di una colonia, fatta precipitare durante la British Operation, su Sidney in Australia. Una simile tattica è descritta nel suo romanzo sopracitato: qui un computer divenuto senziente, Mycroft (“Mike”) Holmes, prende il controllo della catapulta lunare impiegata per il lancio delle merci e comincia ad usarla come arma contro il nostro mondo, sostenendo la causa dei coloni lunari (lunariti) di cui ha favorito sin dall’inizio la ribellione. Bisogna dire però che nonostante tutte le affinità che il complesso universo di Gundam possa avere con le opere di Heinlein, ritroviamo sicuramente nel primo una maggiore comprensione dell’altro e delle sue ragioni, un genuino desiderio di mostrare il conflitto da più punti di vista che allo scrittore americano è sempre mancato.

Membri della squadra speciale Cyclops Team di Zeon che appare in Gundam 0080. Copyright degli aventi diritto.

Basti pensare che la serie TV classica vede tra i protagonisti in egual misura sia i soldati della Federazione che quelli di Zeon. In Kidō Senshi Gandamu 0080: Pocket no naka no sensō (Mobile Suit Gundam 0080: War in the pocket), OAV in sei episodi del 1989, ambientato durante le due ultime settimane di combattimenti della One Year War, l’azione non solo è sostanzialmente concentrata sull’impresa di un commando delle forze speciali di Zeon ma si caratterizza per il suo approccio sostanzialmente pacifista. Ogni cosa in Gundam 0080 è vista attraverso gli occhi di un bambino innocente che imparerà a fare i conti con l’orrore della guerra, smettendo definitivamente di considerarla un bel gioco. Analogamente in Kidō Senshi Gandamu: dai 08 MS Shotai (Mobile Suit Gundam: The 08th MS Team), OAV in 12 episodi del 1996/1999, non solo ci viene offerto un ritratto il più possibile verosimile della vita dei comuni fanti durante la One Year War ma persino una drammatica storia d’amore, tra un ufficiale federale e una soldatessa appartenente all’aristocrazia di Zeon, che oltrepassa le barriere tra i due fronti avversi. In effetti Heinlein è il fiero figlio della super-potenza democratica americana, vincitrice del nazifascismo e oppositrice del comunismo sovietico, il suo esagerato nazionalismo fa spesso capolino nelle sue opere risultando quantomeno irritante per chi non sia un cittadino statunitense.  Al contrario Tomino proviene dal Giappone imperialista sconfitto e bombardato, primo e unico paese al mondo colpito da armi nucleari; nazione responsabile di allucinanti violazioni dei diritti umani a cui fu imposta una costituzione pacifista. Non è forse un caso che la II° Guerra mondiale fa spesso capolino in Gundam: le sofferenze dei civili, sottoposti a bombardamenti e sfollati; la morte dei soldati da entrambe le parti in lotta; delle forze anti-democratiche che devono essere fermate, l’importanza della corsa agli armamenti durante il conflitto in corso; battaglie che rimandano più o meno esplicitamente a scontri bellici realmente avvenuti. In Heinlein invece riecheggia solamente, in una sorta di elegia, il ricordo del coraggio e del sacrificio dei suoi ex-commilitoni marines che non poté accompagnare in guerra a causa del suo precoce congedo. Non a caso egli mostra un certo compiacimento nel descrivere l’aspra utopia militarista di Fanteria dello spazio, dove i cittadini, per godere dei propri delicati diritti politici, devono obbligatoriamente vestire i panni del soldato, i morti sembrano essere la norma nell’addestramento di giovani che hanno nel periodo di ferma militare l’unica maniera per poter ottenere la cittadinanza.

Illustrazione, soldato della Federazione che fuma una sigaretta. Copyright degli aventi diritto.
Illustrazione, soldato della Federazione che fuma una sigaretta. Copyright degli aventi diritto.

Già negli anni ’38-‘39, nel romanzo utopistico che venne pubblicato solo post-mortem For us, the living (A noi vivi), Heinlein suggeriva l’idea che i cittadini americani potessero votare un referendum in caso di guerra e solo se questi ultimi, maschi e femmine, avessero prima svolto il servizio militare. Questo grande scrittore americano di sci-fi è stato il papà dei fanti hi-tech ma è paradossale che il capostipite della moderna fantascienza militare abbia contribuito alla genesi di capolavori, sia letterari che televisivi, di segno ideologicamente opposto al suo. Si pensi, oltre allo stesso Gundam, al già citato Guerra eterna di Haldeman oppure The Galactic Hero (Bill, eroe galattico) di Harry Harrison, space-opera antimilitarista, la lotta fra alieni e fanti diviene l’occasione per sottolineare le crudeltà della guerra e i lati grotteschi della vita militare. Si aggrediscono i mali della società americana con acume e sarcasmo mentre lo spettro della guerra del Vietnam, in entrambi gli scrittori, aleggia su ogni pagina.(Originariamente edito su Living Force Magazine)

Note

(01) La singola colonia di un Side è chiamata Bunch, cioè Quartiere. Un Side nasce dal raggruppamento di più unità. Tutte le colonie sono simili tra loro, solo quelle di Side 3 si differenziano per essere completamente chiuse e non avere delle pareti a specchio aperte sullo spazio esterno. La struttura dei Side, ispirata agli studi dello scienziato Gerard O’Neil, è quella di cilindri lunghi in media 32 chilometri e con un diametro di 6,5 Km. Il materiale di costruzione è stato estratto nella Fascia Asteroidale: alcuni asteroidi sono stati trasportati in vicinanza del sistema Terra-Luna, svuotati dei minerali utili e poi utilizzati come basi spaziali; quest’ultima idea sembra essere stata presa dal racconto Misfit (Disadattato, 1939) di Heinlein.

(02) Le fasi del conflitto sono: l’attacco di Zeon a Side 5 (chiamato Loum) e la caduta di una colonia su  Sidney (British Operation); il Trattato Antartico (31-1-0079) che vieta l’uso di armi NBC (nucleari, chimiche, batteriologiche) tra le parti in lotta. L’invasione della Terra da parte di Zeon (7-2); l’Operazione Odessa in Ucraina (9-11) che segna la riscossa della Federazione e un cambiamento delle sorti della guerra. Dopo il fallito attacco al quartier generale di Jaburo in Amazzonia (30-11) il fronte si sposta nello spazio. Gli asteroidi-fortezza Solomon (24-12) e A Boa Qu (31-12) sono espugnati. L’1-1-0080 avviene la firma del trattato di pace tra la Terra e Zeon, ritornato ad essere una repubblica solo formalmente indipendente.

(03) Il personaggio di Char Aznable ci viene inizialmente presentato come un valoroso soldato, un autentico asso che riesce a compiere manovre ad alta velocità con il suo MS impossibili per gli altri piloti. Analogamente al barone Manfred Albrecht von Richthofen (1882-1918), il cosiddetto Barone Rosso, il noto asso della Prima Guerra Mondiale, Char predilige il color rosso; non per niente quasi tutti i suoi MS sono dipinti di uno scarlatto brillante. Il suo nome è una citazione diretta di un celebre personaggio del panorama artistico mondiale: il cantante, cantautore e attore franco-armeno Charles Aznavour.

RX-79G Gundam Ground Type per i combattimenti terrestri, appaiono nell'OAV The 08th MS Team. Copyright degli aventi diritto.


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