SALVANIMA – LA TECNOLOGIA DIVENTERA’ TEOLOGIA?


È un racconto breve ma denso quello di Simone Lega. Un racconto che arriva a lambire complesse questioni escatologiche, non senza un’attualizzazione di tali annose tematiche attraverso un’arguta combinazione tra assunti religiosi e tecnologici.

SIMONE LEGA

Salvanima è infatti una storia che si muove tra la narrativa esistenziale di Philip K. Dick e i trascendentali racconti di Edgar Allan Poe. Un rimando al mesmerismo di “La verità sul caso di Mr. Valdemar”, a quella cognizione dell’essenza disincarnata dell’uomo, alla salvezza e imprigionamento in articulo mortis dell’anima. Un traguardo della scienza che si anima di inquietudini e rimorsi.

La tecnologia oggi, come la scienza medica nell’Ottocento, sembrano perseguire la medesima tendenza, la ricerca di una verità che lascia trasparire le ambiziose pulsioni connaturate nell’uomo. Eguagliare Dio, diventare creatori di mondi e di uomini, mentre l’anima e la sua imperscrutabile essenza sembrano invece ricordare il limite cognitivo dell’essere umano. E così, al mesmerista e allo scienziato si sostituisce il designer digitale o il programmatore di sistemi computerizzati. Una vera e propria attualizzazione del prometeismo frankensteiniano di Mary Shelley, di quelle figure folli e geniali che sfidano le forze della natura più forti di loro.

L’immortalità è quindi resa possibile da un computer questa volta, imprigionando l’anima in una realtà fatta di pixel. Un contenimento della forza vitale che coincide però con la dissacrazione del corpo. L’uomo perde la sua materialità, come il corpo liquefatto di Valdemar, come la vuota e viva carcassa di Frankenstein.

salvanima

Ma il Dio/designer arriva a costruire una realtà così perfetta da essere indistinguibile da quella vera: una riflessione sulla sempre più progressiva fase immersiva nel mondo digitalizzato, capace di regalarci vite appaganti e distaccate da quei castranti costrutti sociali.

Ciò a cui giungono i protagonisti di questa storia è una materializzazione dell’elemento metafisico per eccellenza; un iperuranio al contrario, in cui la dimensione metafisico prende corpo dal mondo terrestre; la costruzione di un paradiso ideale, che attinge ai lieti ricordi e ad un immaginario di serenità ed eterna appagatezza.

Ma dietro questa illusione idilliaca prenderà inevitabilmente vita la consapevolezza di un fatale limite, legato proprio al mezzo tecnologico. Un finale beffardo che lascia riflettere sui rischi delle eccessive speranze riposte nel mezzo artificiale.

Sono quindi temi forti e difficili quelli rintracciabili in Salvanima. Temi che solo abili narratori riescono a rendere attraverso una semplice storia, e Simone Lega è indubbiamente tra questi.           

 

 

Andrea Schiavone

STILE E TECNICA
ORIGINALITA'
PERSONAGGI
GESTIONE DELLA TRAMA
COPERTINA
VOTO PERSONALE
Final Thoughts

Overall Score 3.3