Il Sapiente di Darkover di Marion Zimmer Bradley


Titolo originale: Two to conquer. Anno 1980

twotoconquer  Sono sempre colto da timore reverenziale quando parlo di Marion Zimmer Bradley. Semplicemente perché lei è il mio modello, sotto molti punti di vista: l’ho ammirata sia come scrittrice, ma soprattutto come donna. Una persona forte con idee coraggiose e la fermezza di esprimerle a ogni costo. Senza curarsi se il suo pensiero fosse scomodo o desse fastidio a qualcuno, senza dare importanza alle mode e alle correnti culturali dominanti. Un esempio di libertà intellettuale. Questa persona è stata per me prima un modello del tipo di uomo che mi piacerebbe essere, poi un modello di scrittrice.

Il Ciclo di Darkover è composto da più di una trentina di volumi che si possono leggere singolarmente o in sequenza temporale, questo non toglie nulla alla lettura, io iniziai da uno degli ultimi La Sfida degli Alton.

Ambientazione

Darkover è un pianeta remoto su cui secoli fa naufragò una nave stellare terrestre di coloni di cui si persero totalmente le tracce. darkover 0001

Il pianeta dal grande sole rosso con un clima decisamente rigido, sviluppò nei secoli una cultura propria di stampo medievale con regole molto rigide in taluni casi e al contrario molto liberali in altri e caste in cui spiccano i Comyn, nobili dotati del Laran. Un potere psi che consente loro la lettura delle menti e l’intervento sulla materia a livelli molecolari e una connessione costante tra loro. Questo potere viene amplificato dalle pietre matrici.

Questo ambiente è caratterizzato quasi sempre da contrasti molto forti, il freddo acuto e intenso alternato al calore di cibi e bevande e vestiti o a quello dei grandi camini delle case nobiliari. La natura meravigliosa con foreste e montagne innevate da mozzare il fiato e creature tremende come le banshee. Fascino e pericolo frammisti uno all’altro.

Non so esattamente spiegarne il motivo ma per me leggere un libro di questa saga corrisponde esattamente a tornare al mio paese natale. Mi sento a casa. Mi sento felice come solo un libro ben scritto può rendere.

La Storia

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La storia del pianeta attraversa una fase convulsa, diviso com’è in decine di piccoli regni sempre in lotta fra loro, nonostante in massima parte si tratti di faide parentali (per potenziare il Laran infatti nei secoli andati i Comyn hanno messo in piedi una sorta di selezione naturale forzata per acuire i poteri dei loro discendenti, quindi alla fine sono quasi tutti imparentati tra loro). Ma si sa parenti serpenti. Il problema è che tramite il Laran sono state sviluppate armi terribili.

Il racconto si svolge quasi per intero nel regno di Asturien e i protagonisti sono davvero molti, ma credo di poter dire che uno dei principali in assoluto è Bard di Fianna, figlio illegittimo (si usava) del fratello del re. Bard è il tipico guerriero maschilista, dotato di eccellenti capacità militari, ma assolutamente privo di empatia specie con le donne che usa sfruttando il debole Laran. Abilmente l’autrice introduce il tema della violenza sulle donne che oggi è tanto presente. Ma lo fa con intelligenza. Facendo vedere come esso sia quasi invisibile, oggi la chiamiamo violenza domestica, difficile da dimostrare e come segni profondamente le vittime di tale abuso. Ed era il 1980.

In questo contesto si muove un altro personaggio Varzy il Saggio, dalle cui azioni il destino del pianeta verrà definitivamente segnato. Egli vuole concludere un Patto, il cui aspetto principale è proprio la messa al bando delle armi ottenute dall’uso del Potere. Qui è evidente come l’essere in periodo di Guerra Fredda si faccia sentire profondamente e solo chi ha vissuto quegli anni può comprendere appieno come fosse un terrore costante, strisciante e che visse il suo apice nel 1986 con Cernobyl. MZB non viveva fuori dal mondo e quel terrore lo rende ben presente nelle pagine di questo libro.

Il messaggio

Sicuramente MZB è stata una che non le ha mai mandate a dire, credo di non aver mai letto nulla di così potentemente vicino alle donne, senza essere scioccamente ideologico come spesso accade quando si parla di femminismo. Non a caso le femministe americane la detestavano nemmeno troppo cordialmente. In Darkover le donne spesso sottomesse agli uomini sono sempre le figure più potenti, siano esse Madri, Rinunciatarie, Sapienti delle Torri, figlie o mogli. Per quanto Darkover tenti ostinatamente di configurarsi come società patriarcale, le protagoniste assolute dei racconti sono sempre le donne. Credo che anche questo tratto mi abbia fortemente influenzato nel mio stile di scrittura.cottman4

Qui il messaggio è chiaro, giocare col fuoco procura ustioni gravi. Che si tratti di bombe atomiche, pece magica, polvere che scioglie le ossa o altro.

Ritengo impressionante il percorso di Bard, esso fa capire come le vicende della vita ti possano cambiare dentro in modo radicale e spesso ti aprano gli occhi.

La frase cruciale è sotto questo punto di vista “Fa attenzione a come supplichi gli dei, potrebbero esaudirti“, frase che è un po’ un mantra dell’autrice e infatti la ritroviamo anche ne Le Nebbie di Avalon.

Altro tema sociale su cui MZB era in anticipo di decenni rispetto ad altri era l’eutanasia.

Forse, pensò, quando la donna se ne fu andata, neanche le sorelle di Avarra sarebbero riuscite a guarirla. In questo caso, la grande sacerdotessa le avrebbe dato un’altra tisana, che le avrebbe assicurato una fine rapida e senza dolore, prima che la malattia le togliesse umanità e dignità.

Ebbe il coraggio trentatré anni fa di sollevare il problema. Una pazza. Una meravigliosa e coraggiosa pazza.

Conclusione

Ero curioso di leggere questo libro, uno dei pochi che ancora mi mancavano, introvabile, non ristampato ergo si ho dovuto piratarlo. Potremmo aprire anche la discussione su quanto sia intelligente che la casa editrice che detiene i diritti di questa autrice si guardi bene dal fare delle ristampe. Attendono probabilmente tempi in cui possano fare più soldi.

Dicevo ero curioso, perché appunto Varzy è un personaggio importante in molti altri dei testi della saga e quindi ero ansioso di conoscerlo. Sì perché onestamente io mi ci perdo in questi libri, e quando sono costretto a uscire per via dell’ultimo punto che incontro , beh è sempre come passare dal calidarium al frigidarium.

Stile e tecnica
Originalita'
Personaggi
Gestione della trama
Copertina
Voto personale
Final Thoughts

Overall Score 4.8
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