Recensione Gray di Francesco Falconi


Dal classico all’innovazione con Gray

Titolo: Gray

Autore: Francesco Falconi

Hardcover 250 pagine o ebook

ISBN-13: 9788804639671

Editore: Mondadori (Chrysalide)

L'accattivante cover di Gray

L’accattivante cover di Gray

 

Sono passati cento anni da quando quel pittore ha dipinto il suo ritratto, ma Dorian Gray è ancora uno splendido giovane perseguitato dalla dannazione.
Tediato dallo scorrere del tempo sempre uguale e deluso dalla ricerca del vero amore, Dorian ha provato ogni tipo di perversione covando dentro una rabbiosa sconfitta che lo spinge a fare del male alle persone che immancabilmente si innamorano di lui. Tradimenti, finti suicidi… l’Anima Nera di Gray non si ferma davanti a nulla pur di rubare la stilla di felicità a ogni essere umano che rimanga sedotto dal suo corpo perfetto e dai suoi modi impeccabili.
Lo incontriamo nella Roma di oggi, immerso nei ricordi pieni di rimorsi, non certo di rimpianti. È proprietario di una catena di discoteche dove è solito organizzare audaci perfomance delle quali è egli stesso il protagonista. Durante l’inaugurazione dell’Eternity, la sua nuova discoteca, Dorian incontra Layla, una studentessa universitaria impacciata e bruttina, in evidente disagio tra la gente.
Layla è un’artista, una pittrice, abbandonata dal padre, soggiogata da una madre autoritaria e tormentata anch’ella da un demone: l’ossessione di vedere il proprio corpo deforme nello specchio.
L’ennesimo proposito per Dorian di sconfiggere l’Anima Nera, la purezza di Layla e la passione comune per l’arte condurranno i due a vivere una breve ma intensa storia durante la quale Gray si rimetterà in gioco e inizierà a capire il vero senso dell’amore.
Ma le coincidenze della vita, o meglio il passato indelebile di Dorian, giungeranno ben presto a tormentare il destino dei due innamorati.

 

Francesco Falconi, dopo il successo di Muses, si cimenta in questo romanzo, ispirato al Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde. Nonostante ciò non possiamo definire Gray né un sequel, né tantomeno un remake del classico dell’Estetismo.
Gray è una riflessione sul significato della bellezza esteriore, una celebrazione dell’arte e una ricerca nell’animo angosciato dei protagonisti che, pur avendo avuto esperienze diametralmente differenti, si trovano a combattere un male comune e oltremodo moderno.
Il fantastico qui, più che in ogni altra opera di Falconi, fa da cornice a una storia realista, a tratti dura e scabrosa, ambientata in una straordinaria Roma vestita a festa.
Layla è una ragazza moderna, resa fragile dalle vicissitudini famigliari e dall’estrema insicurezza. Gray è un orco navigato, un “serial killer di cuori” mascherato da principe (il Charming Prince che lei disegna da sempre in una sorta di trance). Nel descriverli Falconi approfondisce i loro pensieri e sentimenti, racconta i ricordi, le paure, ma forse troppi dettagli sulla fisicità di Dorian a tratti tolgono al lettore il senso della profondità, e lo rendono ai suoi occhi simile a una scultura, perfetta ma muta.
Attorno ai protagonisti si aggirano personaggi controversi, attraverso i quali l’autore approfondisce la complessità dell’animo umano. Ci sono Giacomo, il fratello di Layla, tormentato dall’amore proibito per la sorella e Aurora, l’amica del cuore, talmente presa da se stessa da non esitare ad allontanarsi da Layla per poi ferirla a morte. Ci sono Basilio, l’ultimo amante abbandonato da Dorian, che cova risentimento e medita vendetta, ed Enrico, socio in affari di Dorian, ma forse qualcosa di più, un surrogato di padre che si scontra ogni giorno con le ribellioni e le rivendicazioni di autonomia di quello che in apparenza è un ragazzo rimasto solo troppo presto. Nella mente di Gray ci sono anche gli innumerevoli fantasmi degli amanti che hanno segnato le tappe della sua lunga vita. Quasi tutti vittime, colpevoli soltanto di essersi invaghiti dell’ideale di bellezza incarnato da lui.
Nel romanzo è possibile notare la maestria di Falconi nell’intrattenere il lettore, grazie al linguaggio  impeccabile e alla scelta, riuscita, di alternare il punto di vista dei due protagonisti. Frequenti flash back sulla vita precedente di Dorian, l’intervento dei personaggi secondari, la descrizione dei bellissimi scenari cittadini, rendono la lettura piacevole e veloce.
Nonostante la “doppia trama”, ovvero la vicenda attuale intersecata con i ricordi del passato di Dorian, l’intreccio è chiaro a accattivante, fino all’epilogo che regala uno spazio di riflessione e immaginazione al lettore, senza, con questo, lasciare irrisolto alcun dubbio sulla vicenda.
Quanto alla presenza dell’elemento fantastico Falconi si propone come innovatore con questo ibrido interessante, nel quale l’Urban Fantasy, già percorso con Muses, sfuma con prepotenza nel realismo. L’evoluzione si legge anche nelle tematiche scabrose ma contemporanee, affrontate direttamente o sfiorate nella narrazione, e nella scelta forse poco popolare di non sfociare in un happy ending che sarebbe apparso forzato e poco credibile.
La volontà dell’autore di descrivere le tendenze dell’arte e dell’intrattenimento, già esplicita in Muses, trova una conferma in questo nuovo romanzo, soprattutto nelle scene delle performance in discoteca e nelle ambientazioni dell’ufficio e della casa di Gray. In queste occasioni si legge forse in maniera troppo forzata la caratterizzazione del protagonista, amante di una certa “dolce vita” legata agli eccessi e ai vizi e affetto da un disturbo narcisistico della personalità che sembra rientrare, ma non guarire del tutto, nemmeno con il concludersi della vicenda. Di pregio sono invece le frequenti citazioni di opere d’arte e artisti di ogni epoca che arricchiscono il romanzo spingendo il lettore ad approfondirne la conoscenza e rivelando la cultura e la sensibilità dell’autore.
In conclusione Francesco Falconi ci offre una lettura che è un omaggio all’arte, con l’intento di proporre qualcosa di nuovo nel panorama letterario fantastico italiano.
Nonostante nelle sue interviste abbia  più volte definito Gray come romanzo autoconclusivo, un epilogo per certi aspetti aperto, ci fa sperare in un sequel che veda ancora insieme la tenera Layla e un “redento” Dorian.

STILE E TECNICA
ORIGINALITÀ
PERSONAGGI
GESTIONE DELLA TRAMA
COPERTINA
VOTO PERSONALE
Final Thoughts

La recensione di Gray, il nuovo romanzo di Francesco Falconi

Overall Score 3.9