Anche gli Angeli mangiano Fantasy … Angelize!


AislinnANGELIZE-300dpiGli angeli desiderano la vita terrena: per ottenerla, alcuni di loro uccidono un essere umano e lasciano che questo prenda il loro posto. Con il posto il nome, la funzione, perfino la colpa. Alcuni di questi nuovi angeli incastrati hanno trovato il modo di incarnarsi nuovamente, senza uccidere: non umani come prima, ma creature a metà, con un corpo e sensazioni terrene.
Ma la loro esistenza è un’aberrazione secondo gli angeli puri e incorrotti, che li braccano evocando spade di fuoco divino.

Narrato con piglio sicuro e asciutto, Angelize è una storia ricca di dettagli vividi per gli occhi e per il naso.

Dai dipinti inquietanti della chiesa di San Michele ai casermoni che “si guardano in cagnesco”; dallo smog di Milano alla carne carbonizzata dal fuoco celeste. Per creature che hanno passato circa un anno come fantasmi, gli odori non sono affatto scontati.
L’originalità del soggetto è di presentare gli angeli come severi soldati, spietati nell’applicare una moralità completamente inconciliabile con la nostra. Noi lettori siamo come le vittime: cresciute nell’umanità moderna, secondo regole morali guidate da un buon senso nonviolento. Il divario fra gli angeli incorrotti e gli ibridi reincarnati è una dicotomia inconciliabile, così come quella che si presenta man mano che si compone il quadro fra il dio padre, severo e distante, e la dea madre, dinamica e presente. Per gli angeli non c’è altra soluzione che il conflitto, e questo conflitto non è solo fatto di fuoco e fendenti, ma anche di paletti sempre più incerti fra torto e ragione.

Fra i personaggi più approfonditi spiccano l’angelo Hesediel, al secolo Christian, ex cabarettista che cerca di ricucire il rapporto con una compagna che stava riuscendo a rifarsi una vita; e Haniel, unico fra tutti a essersi reincarnato in un corpo non suo. Come sia stata possibile quest’eccezione viene chiarito pian piano nei flashback, che spiegano anche il suo carattere così bellicoso e scostante. Haniel è protagonista del prologo, il suo carattere fa da biglietto da visita così come la scena che vi si svolge, l’incendio spontaneo di un libro di “paranormal romance”, un’occasione per il personaggio di presentare un potere che capirà molti capitoli dopo, e per l’autrice di prendere una posizione rispetto al panorama.
Ben approfondito è anche l’arcangelo Michael, che si erge a guida e condottiero degli angeli puri e permette di esplorare una mente per noi totalmente altra, con metri diversi dai nostri. Michael e la sua posizione sono la chiave della trama e della sua soluzione: una trama costellata di piccole rivelazioni nelle memorie di prima dell’incarnazione, e qualche colpo di scena.
Per finire, l’illustrazione di copertina è un angelo su un panorama metropolitano notturno, sui toni del blu scuro. Non sarà esattamente Milano, ma è un’ottima presentazione di tutto il genere urban fantasy.

Qualche parola personale: dovendo proprio fare il puntiglioso, ogni tanto speravo in una parola più chiara sul ruolo di elementi che sono anche simboli ancestrali, come il fuoco o il sangue; ma davvero è stata un’ottima lettura, incalzante e per niente banale nello spingermi a riflettere su cos’avrei ritenuto giusto.

Stile e tecnica
Originalità
Personaggi
Gestione della trama
Copertina
Voto personale
Final Thoughts

Overall Score 4.4