La Quinta Onda di Rick Yancey: consigli per la sopravvivenza.


La quinta onda

Lettori di Fantasy Planet, ho fatto una scoperta: lo young adult ha infettato la fantascienza. Era da qualche giorno che avevo notato sugli scaffali della mia libreria di fiducia il romanzo di Rick Yancey, La Quinta Onda. Non so spiegarvi come, ma avete presente quando la copertina, il titolo o un dettaglio della trama s’imprimono nella vostra testa come un chiodo? Sì? Vi è mai capitato di pensare “no, questo non lo compro” e poi di ritornare sui vostri passi per afferrare il libro come un ladro, sgattaiolare alla cassa e pagare senza incontrare lo sguardo del commesso? No? Beh, a me è successo e me ne pento. Sarà che quando c’è troppo marketing dietro al lancio di un’opera letteraria, la cosa dovrebbe puzzare un pò di fregatura. Ormai sono diventati davvero bravi, l’ansia che precede l’arrivo in libreria del romanzo è accompagnata da trailer ben realizzati, magari a puntate, da bombardamenti fotografici sui social network e post entusiastici. La rete si espande e i curiosi vi cadono dentro.

In Italia La Quinta Onda è edito da Mondadori. Rick Yancey, autore statunitense noto per la serie Alfred Kropp, assalta il mercato dei giovani lettori proponendo un tema old but gold, rivisitato ed esplorato da cinema e narrativa, ma sempre attuale: le invasioni aliene. Non c’è niente da fare, guardare il cielo stellato suscita domande a cui vorremmo da risposte. L’Universo è infinito, talmente grande e sconosciuto che sarebbe troppo presuntuoso per l’umanità pretendere d’essere l’unica privilegiata ad abitarlo. Guardare il cielo spinge a porsi domande, ma anche ad avere paure. Per Cassie, la protagonista de La Quinta Onda, sollevare lo sguardo alla notte è come premere il dito in una ferita mai rimarginata. Le stelle sono fredde e portatrici di morte, una morte venuta da lontano che le ha strappato tutto ciò che amava per un subdolo e crudele bisogno di conquista. Cassie è sola, in una mano l’orsetto di peluche del frattellino scomparso e nell’altra un fucile, vaga per città deserte, tra cadaveri ammassati e rottami di auto sulle strade. Non può fidarsi di nessuno perché loro, gli altri, si sono infiltrati sulla Terra molto prima, hanno atteso il momento giusto per colpire, piegando le difese dell’uomo e spingendolo verso un lento oblio. Quando la nave è apparsa nel cielo, diversi giorni dopo è andata via la corrente, il mondo si è fermato, e con essa il primo mezzo miliardo di persone sono morte. La seconda onda ha provocato tsunami e terremoti sulle coste. La terza ha mutilato il genere umano attraverso la diffusione di un virus portato dagli uccelli. La quarta ha visto gli alieni, che erano stati dormienti nei corpi degli umani, prendere consapevolezza della propria natura e mettersi a cacciare i pochi sopravvissuti. La quinta onda spinge il lettore a divorare le pagine sperando in qualcosa di epico, che ti lasci con il fiato sospeso, e invece…

Il romanzo è farcito d’incongruenze che farebbero rivoltare i maestri del genere (non faccio nomi) nelle tombe, ma la cosa che mi fa storcere di più il naso è la scelta dei protagonisti. Cassie risulta poco credibile, capisco la scelta di marketing di rendere il personaggio “indossabile” dal più grande numero di lettrici dai 14-18 che sognano d’essere delle eroine, ma ho avuto la sensazione che Yancey volesse per forza farla sembrare una tipa tosta. Si parla di adrenalina, sarà che forse io ho lo stomaco d’acciaio, ma poche volte mi sono sentito coinvolto dalle vicende narrate… speravo in un finale con il botto che mi facesse cambiare idea e invece mi è addirittura capitato di annoiarmi. Le scene d’azione, raccontate al presente, non rendono per niente… poi la storia d’amore con il bello e tenebroso ragazzo-alieno, Evan Walker, che prima prova a ucciderla e poi, non si sa perché, indossa i panni del bodyguard e le giura amore fino alla fine, mi ha dato la conferma che questo romanzo sia stato scritto a tavolino per fare soldi. È probabile che la trilogia diventi un film in futuro, al pari di Divergent o Twilight, ma io non proseguirò con la lettura dei prossimi romanzi. È davvero questo il modo in cui l’editoria vuole educare le nuove generazioni alla lettura? Sono davvero queste le storie che vogliamo raccontare? Peccato, mi mancano  tanto quel fascista di Heinlein e la sua fanteria dello spazio…

Stile e Tecnica
Originalita'
Personaggi
Copertina
Gestione della trama
Voto Personale
Final Thoughts

Lo Young Adult invade la fantascienza: consigliato a un target di lettori giovani e abituati al genere.

Overall Score 1.8