Recensione Upside Down


Recensione Upside Down

a cura di Alexia Bianchini

Upside Down è un film del 2012 scritto e diretto da Juan Solanas, interpretato da Kirsten Dunst e Jim Sturgess.

Il film è uscito in Italia il 28 febbraio del 2013, sia in 2D che in 3D.

Trama

La storia inizia con la voce fuori campo del protagonista, un giovane del mondo “di sotto” che racconta com’è il mondo in cui vive, un pianeta praticamente attaccato a un altro, ovviamente con una sua gravità, chiamato il mondo “di sopra”.  Un unico sole si irradia su entrambi.

In questo sistema esistono tre regole delle gravità:

1) Tutta la materia è attratta dal centro di gravità del pianeta da cui proviene, e non dall’altro.

2) In virtù della prima regola il peso di un oggetto (e quindi di un essere umano) può essere controbilanciato con la materia del mondo opposto, chiamata “materia inversa”.

3) La materia inversa, dopo un po’ di tempo che si trova sull’altro pianeta è vittima di autocombustione. Infatti quelli del mondo di sotto, essendo poveri, usano pezzi vari del mondo di sopra come legna da ardere nel camino.

Il Mondo di Sopra è un pianeta ricco e prospero. Passare da un mondo all’altro è vietato e l’unico punto di contatto è la società “TransWorld”, creata e controllata dal Mondo di Sopra, che fa da tramite per scambio di merci/lavoro.

Adam vive in un orfanotrofio nel Mondo di Sotto. Ha solo una zia, che gli svela una ricetta tramandata di generazioni in generazioni, che sfrutta il polline di alcune api che vivono in cima a una montagna, in un punto dove i due mondi quasi si sfiorano, se non per una decina di metri che li divide.

Conosce proprio su quella cima Eden, una bambina del mondo di sopra. Diventano amici e poi si innamorano, fino a quando le guardie li scoprono e lui vede Eden cadere e picchiare la testa, convincendosi che sia morta.

Anni dopo la vede in televisione e decide di usare quella ricetta antica per entrare a lavorare nella grande torre, e trovare il modo di incontrarla.

Peccato che li abbia perso la memoria.

Recensione

Un film d’amore, con alle spalle una trama fantasy-fantascientifica.

A parte l’astrusità in materia scientifica di due corpi celesti messi in tale bizzarra postura, non comprendo come mai si parli di un mondo lontano, quando, dati i contenuti similari alla nostra società, si potrebbe parlare di mondi paralleli. Come fa un mondo lontano da noi, ad assomigliare così tanto al nostro, quale paradosso scientifico è stato plasmato perché in questo pianeta doppio ballino il valzer e cucinino plum-cake?

A mio avviso definirlo sci-fi è scorretto. Siamo davanti a un fantasy puro, che comunque fa acqua da parecchie parti, la prima fra tutte è quella della scena iniziale, dove lui prende a cavalcioni lei, per contrastare la gravità e saltellare come se fosse sulla luna… ma lei non è a testa in giù? E se sei a testa in giù come fai a sopportare la pressione del sangue che ti va al cervello?

Tante sono le incoerenze, per ultima una fine di cui non parlo per rispetto di chi il film ancora non l’ha visto.

Se togliamo tutte le stranezze, rimane un film abbastanza carino, un film d’amore, anche se ancora non ho compreso il motivo per il quale Eden ha dovuto perdere la memoria e come mai l’ha riacquistata in così breve tempo.


Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *