Striges – Intervista Barbara Baraldi


Intervista a Barbara Baraldi

a cura di Evelyn Storm

Barbara Baraldi – Striges – La promessa immortale

 

Sono i tuoi poteri che si stanno risvegliando.
Succede a ognuna di noi, al compimento dei diciassette anni.
Sei una strega, Zoe. E lui è un Inquisitore.

Oggi su Fantasy Planet intervistiamo Barbara Baraldi, autrice di “Striges – La promessa immortale”, edito da Mondadori.

Note Biografiche

Barbara Baraldi è da molti considerata l’autrice più significativa del nuovo racconto gotico italiano. I suoi libri sono accolti con favore dalla critica e dal pubblico, e sono pubblicati in nove paesi, tra cui Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Tra il 2006 e il 2009 vince premi letterari, tra cui il prestigioso Gran Giallo città di Cattolica. Tra le sue pubblicazioni, le fiabe oscure La collezionista di sogni infranti e La casa di Amelia (PerdisaPop) e il romanzo Lullaby – La ninna nanna della morte (Castelvecchi). Con Mondadori ha pubblicato La bambola di cristallo e Bambole pericolose, nella collana Il Giallo, e la saga dark fantasy Scarlett per il pubblico young adult. Insieme a Camilleri, Lucarelli, Carlotto e De Cataldo è protagonista di Italian noir, il documentario prodotto dalla BBC sul thriller italiano.

Sinossi

E se il tuo amore fosse condannato a ucciderti? Zoe ha gli occhi gialli come quelli di un animale selvatico. Non ci sarebbe nessun problema se fosse un gatto o una civetta, ma non potendo volare via, un giorno ha dovuto imparare a graffiare. Da allora è Zoe la cattiva e i suoi unici amici sono Chloe, perennemente innamorata del ragazzo sbagliato, e il pianoforte. Solo quando si abbandona alle sue note Zoe riesce a riempire il vuoto che ha dentro e a lenire il dolore per la perdita di sua madre, morta in un misterioso incidente. Il suo cuore è una pietra, e Zoe è convinta che non si innamorerà mai. Fino a quando nella sua vita non irrompe Sebastian, un ragazzo dagli occhi di smeraldo capace di strappare il velo che la protegge dal mondo. Eppure Sam, proprietaria della caffetteria Bloody Mary, la mette in guardia: Sebastian è pericoloso, e lei dovrà rinunciare al suo amore. Zoe è disperata: come può ucciderla l’unica cosa che l’abbia mai fatta sentire viva? La risposta è sepolta in un lontano passato, un tempo buio in cui un Inquisitore arse sul rogo la stessa strega che lo infiammò d’amore.

Intervista all’autrice Barbara Baraldi

 

1) Chi è Barbara Baraldi?

Una persona che ama raccontare storie. Il mio amore per la lettura mi ha spinto a scegliere di pubblicarle sotto forma di romanzo, ma quando ero più giovane le raccontavo ai miei fratelli più piccoli per tenerli buoni.

 

2) Sei autrice di romanzi noir, libri per ragazzi e sceneggiature di fumetti. Ma se dovessi sceglierne uno, quale sarebbe? Perché?

Credo che le etichette servano principalmente ai librai per catalogare i libri in quanto “prodotto”. Io sono interessata alle storie, e continuerò a raccontare storie che mi piacerebbe leggere.

 

3) Come sei arrivata a pubblicare con Mondadori?

Dedizione, duro lavoro, molte rinunce, perché la stesura di un romanzo è un mestiere che assorbe molto tempo e molte energie e gli editor sono molto severi, un gradino alla volta, senza cercare scorciatoie.

4) La tua più grande soddisfazione fino a questo momento.

La provo ogni volta che un lettore mi scrive una mail per regalarmi le sue emozioni post-lettura. Questo avviene di solito quando ha appena chiuso le pagine e la storia è ancora in circolo nel suo sangue.

 

5) Hai qualche sassolino nella scarpa, come si suol dire?

Non ho sassolini nella scarpa, quando non sono d’accordo con qualcuno non ho l’abitudine di “mandarle a dire”.

 

6) Riassumici la trama del tuo libro “Striges – La promessa immortale”.

Zoe è una giovane strega che fatica ad accettare se stessa. La situazione si complica quando conosce un ragazzo di nome Sebastian, un Inquisitore. Ci sono prove da affrontare per la protagonista e riflessioni su tematiche a me particolarmente care come l’importanza della memoria, le conseguenze delle nostre azioni sulla vita degli altri e la lezione che possiamo imparare dalla Storia. Gran parte del percorso di Zoe è diretto verso l’accettazione di sé e della propria diversità. C’è la difficoltà nell’elaborazione di un lutto e l’interrogativo: possiamo cambiare il nostro destino?

Le streghe del romanzo sono persone come noi, che lottano contro i problemi quotidiani, persino per far quadrare i conti, ma al tempo stesso artiste, donne sagge in contatto con il potere primordiale della natura. Sono partita dalle leggende e dai racconti popolari che mi raccontava mia nonna da bambina e le ho trasfigurate mescolando la tradizione magica italiana, alla mitologia celtica e l’antica religione. Le luci e le ombre si rincorrono e agli elementi fantasy si intreccia una trama dai risvolti thriller, in cui amore e morte sono legate da un filo indissolubile.

 

7) Zoe e Sebastian ti sono stati ispirati da qualcuno che conosci realmente?

Nessuno in particolare. Credo che i personaggi dei libri, così come le loro storie, esistano in una dimensione parallela, e lo scrittore sia un medium in grado di portarle in questa dimensione tramite le pagine dei libri.

 

8) Darai un seguito a “Striges”?

Quando scrivo una storia, cerco di creare anche il mondo che la contiene. I protagonisti, spesso, prendono forma e insistono per raccontare ancora qualcosa di sé. E c’è ancora molto da svelare sul mondo di Zoe.

 

9) Cosa dovrebbe fare un esordiente per provare a seguire le tue orme?

Non esistono trucchi, conoscenze o formule magiche che tengano. Una cosa che amo dire a chi vorrebbe intraprendere il sogno della scrittura è che niente è impossibile. L’importante è crederci e impegnarsi accettando con umiltà consigli, mettendosi alla prova, lavorando duramente, partecipando ai concorsi letterari (che consentono di essere letti dagli “addetti ai lavori”), ma soprattutto essendo spietati con se stessi, perché per poter realizzare un sogno bisogna essere disposti a sanguinare.

 

10) Un sogno che ancora non hai raggiunto qual è?

Spero di non smettere mai di sognare. I sogni che custodisco sono ancora innumerevoli.

 

 


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