Ricordo di Riccardo Valla


Di Sandro Pergameno

Mi è stato chiesto di scrivere due righe per commemorare la triste scomparsa di Riccardo Valla, uno dei maggiori esperti di fantascienza nel nostro paese. Compito ingrato: per descrivere Valla ci vorrebbero ben più che poche righe.. Grande cultore del fantastico, eccelso traduttore e saggista, Valla è stato una figura cardine nell’evoluzione di questo genere letterario in Italia. Negli anni Settanta, in particolare, fu lui a dare una svolta alle collane dell’editrice Nord, che Gianfranco Viviani aveva coraggiosamente lanciato sul mercato editoriale di quegli anni, mettendosi in concorrenza con lo strapotere di Urania e di Mondadori e anche con la più esperta e collaudata Libra editrice di Ugo Malaguti. Ma l’intelligenza e le capacità di Riccardo Valla (assieme alla sagace guida di Viviani) portarono ben presto la Nord, con le due collane di punta, Cosmo Oro e Cosmo Argento, alle posizioni più alte dell’editoria fantascientifica.

Fu lui a farci conoscere, ad esempio, i capolavori più importanti di Robert Silverberg, e di tanti altri autori rimasti fino ad allora sconosciuti nel nostro paese. Verso la fine degli anni Settanta Valla abbandonò la cura della Nord per dedicarsi alla sua libreria di Torino e alle traduzioni. Impossibile ricordare tutti i saggi significativi che Valla ha scritto sia ai tempi della Nord che in seguito.

Di Valla ho vari piacevoli ricordi, risalenti appunto a quei mitici anni Settanta. Giovane fan, desideroso di conoscere i personaggi più significativi dell’epoca, incontrai Valla nel 1976 a Trieste, in una manifestazione organizzata da un altro giovane che avrebbe poi avuto una luminosa carriera, Giuseppe Lippi. Colto e cordiale, Valla mi colpì subito. Negli anni seguenti rimasi in contatto con lui, anche se da lontano (all’epoca per andare da Roma a Milano ci volevano dalle sette alle nove ore, in treno; e io solo quello potevo permettermi). Quando nel 1978 decise di lasciare la Nord, con grande gentilezza e amicizia mi raccomandò presso Gianfranco Viviani affinché prendessi il suo posto (cosa che puntualmente avvenne, con enorme felicità da parte mia).

Di Riccardo ho poi un altro magnifico ricordo, risalente a un paio d’anni più tardi, quando partecipai alla Euro Convention di Stresa, ed ebbi l’onore e il piacere di passare due o tre giorni di divertimento assoluto in compagnia sua e di altri amici della fantascienza, come Sebastiano Fusco e Piergiorgio Nicolazzini. En passant, in quella occasione, passando prima per Torino, riuscii a vedere da vicino la sua magnifica collezione di pezzi rari americani, che ammirai con molta invidia (Riccardo mi cedette alcuni doppioni di Galaxy e Magazine of Fantasy & Science Fiction che ancora conservo con cura).

Purtroppo le cose della vita e la lontananza da Milano non mi hanno consentito di mantenere i contatti con Valla e con gli altri amici del “Nord”. Avevo appunto intenzione di partecipare alla prossima convention italiana per rivedere sia lui che altri vecchi amici, ma il destino mi ha tolto questa possibilità. Conservo tuttavia nella memoria il ricordo di quei mitici incontri come alcuni dei momenti più felici della mia esperienza fantascientifica e della mia vita.

Addio Riccardo, ci mancherai…

 

 


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