INTERVISTA A SIMONA DIODOVICH


INTERVISTA A SIMONA DIODOVICH

di Claudio Cordella

“Improvvisamente mi venne voglia di non fiatare. Oppure era perché non sapevo proprio cosa dirgli. In fondo mi stava aiutando, avrei dovuto ringraziarlo ancora, ma non vorrei diventa-re uno zimbello perenne per lui e purtroppo ero anche a corto di frasi da conversazione”.

SIMONA DIODOVICH,  Deathless – libro primo – Carlie, Editrice GDS, Milano 2012, p. 25.

 

Introduzione

Tra le nuove uscite della casa editrice GDS vogliamo segnalarvi un fantasy, Deathless – libro primo – Carlie, primo capitolo di una lunga saga ideata dalla milanese Simona Diodovich. Quest’autrice, classe 1969, è qui al suo romanzo esordio ma ha alle spalle una lunga carriera di illustratrice. Dopo aver studiato da grafica pubblicitaria, Simona ha realizzato per la rete televisiva Canale 5 le cover dei CD e i DVD di Alessandra Valeri Manera. Inoltre,  lavorando per il settimanale TV Sorrisi e Canzoni, ha avuto modo di poter collaborare con la prestigiosa casa editrice Arnoldo Mondadori. Senza dimenticare che ha creato le copertine dei CD dello Zecchino d’oro e quelle delle videocassette di Lupin III, il noto ladro gentiluomo, oltre che la cover di un giornalino per bambini sull’igiene della Lysoform. Come fumettista ha disegnato il Dottor Sorriso per conto della Fondazione Garavaglia, sorta di versione nostrana  dell’americano Gesundheit! Institute del dottor Patch Adams, l’ideatore della clownterapia. Attualmente la sua attività come grafica pubblicitaria si divide tra il mondo editoriale e quello degli enti locali, in quest’ultimo caso la sua esperienza pluriennale viene riversata in volumetti sull’educazione stradale, manifesti e giochi da lei interamente concepiti.

Deathless – libro primo – Carlie, è un urban fantasy rivolto a un pubblico di lettori prettamente adolescenziale ed è solo l’inizio di un complesso ciclo narrativo che si concluderà con l’uscita del nono volume del ciclo.

Intervista.

Chi è Simona Diodovich? Parlaci un po’ di te.

Sono nata come grafica pubblicitaria, questo è il mio titolo di studio, anche se in realtà ho sempre disegnato, per cui appena uscita da scuola sono finita in una casa editrice che mi ha preso come grafica e poi, accortasi che sapevo disegnare mi ha insegnato il lavoro di fumettista e di illustratrice e io come una spugna ho cercato di imparare tutto ciò che mi veniva insegnato: ho dei bellissimi ricordi di quando andavo in casa editrice il sabato e imparavo a ripassare a pennello inchiostrando Tiramolla. Uscita dalla casa editrice, per colpa della crisi, sono finita a Canale 5, a lavorare con Alessandra Valeri Manera, illustravo i cartoni animati che passano nelle reti Mediaset per i CD di Cristina D’Avena, lavorare con la Manera è stato un onore, ho imparato moltissimo sulla puntualità delle consegne, la determinazione, il “non agitarsi quando si è disperati con le consegne”. Poi ho lavorato alla Medusa Video, con le copertine di Lupin III, e ancora altro. In ventiquattro anni di carriera ho disegnato cartoni animati giapponesi (il mio primo amore), illustrazioni e fumetti di altro genere, quasi sempre con personaggi inventati da me, mi piace creare personaggi. E poi sono finita a scrivere così naturalmente!

Da dove nasce la tua passione per il fantastico?

La mia passione per il fantastico la dobbiamo a Anne Rice. Io ho amato alla follia il personaggio di Lestat, era magnifico in Intervista col vampiro crudele, incapace di adattarsi allo scorrere degli anni: bellissimo. Era il primo e l’unico vero vampiro.

Quando hai deciso di voler diventare una scrittrice?

È stato un caso. Io adoro disegnare, ma adoro creare personaggi più che copiare quelli esistenti e creati da altri, a parte i cartoni animati giapponesi che io adoro, perciò se si crea dei personaggi e la storia che li avvolge, se gli dai spessore, carattere allora mezza storia è già lì. Poi io ho sempre amato leggere fin da piccola, io mangio i libri in un solo week end, il passo è stato brevissimo e dal disegno sono passata allo scrivere. Poi, e questo è buffo, io avevo in mente il libro, perché presa da un raptus mi stavo creando la storia e in quel periodo la mia amica si lamentava che era finita la saga di Twilight e io le ho risposto “Non c’è problema, lo scrivo io.” E così ho fatto.

Complessivamente la saga di Deathless sarà costituita da ben nove romanzi. Ci puoi raccontare com’è maturata la tua decisione di affrontare un progetto così imponente?

È stato semplice, ho una mente iper-attiva, io macino idee mentre cammino, non è insolito vedermi camminare per chilometri e chilometri, vuol dire che sto elaborando dati e più io mi butto nella trama del libro più cose mi escono. Anzi devo arrivare ad un certo punto e decidere di fermarmi.

Hai dovuto svolgere delle ricerche approfondite di qualche genere prima di iniziare a scrivere Deathless – libro primo – Carlie?

Sì, qualcuna, ho dovuto informarmi sul percorso in autostrada che da Hartford mi portava a New York. E poi l’hotel dove la protagonista si ferma per tre giorni. In principio i protagonisti si dovevano nascondere tutti quanti a Notre-Dame de Paris, poi documentandomi meglio mi sono innamorata di Notre-Dame de Reims e lì sono rimasti. Il resto, a parte delle tappe obbligatorie, è senza una perfetta descrizione dei posti perciò niente documentazione.

C’è qualche artista, uno scrittore, un regista o un fumettista, che ammiri in modo particolare e da cui ritieni di essere stata influenzata?

Se parliamo di disegno io sono cresciuta a cartoni animati giapponesi: Shingo Araki e Hayao Miyazaki li adoro, ma praticamente amo tutti i cartoni animati giapponesi vecchia guardia, e degli americani direi Michael Turner, nei miei disegni troverai la mia mano con molta l’influenza giapponese e di Turner, che era un vero fuoriclasse per me.  Ci sono altri disegnatori che amo da Manara a Moebius ma non credo abbiano influito sul mio disegno. Per lo scrivere… io ho letto moltissimo, ho in casa quelle belle libreria immense e piene di libri dai più disparati generi, per cui ho assimilato da tutti ma poi ho scritto di mio, anzi se sto scrivendo non leggo nemmeno per non farmi influenzare per niente.

Perché, tra tutti i generi del fantastico, hai scelto di dedicarti proprio all’urban fantasy?

Non ho una spiegazione da darti, è uscito così, mi piaceva e l’ho mantenuto, magari anche perché sono molti i libri in questi anni che leggo e sono urban fantasy, partendo dalla Charlaine Harris alla Stephenie Meyer.

Hai incontrato difficoltà particolari nello scrivere una storia rivolta a un pubblico adolescenziale?

No, ho sempre fatto disegni per ragazzi e per bambini che mi vien naturale, magari è perché sono come Peter Pan e non voglio invecchiare!

Ritieni che i tuoi libri potranno essere ugualmente letti e apprezzati anche dai lettori più maturi?

Penso di sì all’inizio ho dato da leggere il mio libro a tre mie amiche, ognuna con un’età differente e soprattutto con un carattere diverso; è piaciuto a tutte e tre, ognuna a suo modo ha reagito positivamente. Adesso viene letto anche da ragazze di tredici anni, e la lettrice più “grande” ha 54 anni, senza contare le ventenni, trentenni e anche quarantenni che si avvicinano al mio romanzo. Questo me lo dice la gente che mi contatta su facebook, secondo me questo avviene solo perché l’amore non ha età, per cui per un attimo sogni, esci dalla tua vita, qualsiasi essa sia, ed entri in un libro che ti fa star bene. Immagino sia così.

Nel tuo romanzo fanno la loro comparsa degli immortali. Che cosa sono per te la vita, la morte e l’immortalità?

Che bella domanda… la vita: la vita è preziosissima, molte volte ci arrabbiamo per sciocchezze e perdiamo altre piccole cose che ci regalano un sorriso nella vita, la mia filosofia di vita è “sorridi sempre”, regala un sorriso anche alla persona anziana un po’ scorbutica che incontri tutte le mattine e non parla con nessuno, gioisci per le piccole cose, se fai quello che ti piace non ti pentirai mai di niente, tratta bene la gente e verrai trattata bene. In più difficilmente io mi arrabbio. Morte: si dice che “chi non ha paura muore una volta sola”, ecco, la morte non mi fa paura, se è la mia, se la mia candela è arrivata a termine e sta per spegnersi lo affronterò con dignità, così morirò una volta sola. Se è la morte di qualcuno che amo… divento un animale in gabbia dalla disperazione. Ed è il mio vero dolore. L’immortalità… non avendo scovato l’elisir in nessun piccolo cimelio di famiglia dovrà adattarmi al vecchio detto che dice “per essere immortali bisogna piantare un albero, fare un figlio e scrivere un libro” due su tre ci sono… forse così sono quasi immortale.

Chi sono Carlie e Cedric?

Carlie, la protagonista del libro, è una ragazzina normale ed è una persona all’apparenza qualunque quando inizia la storia. Cerca di vivere con dignità da sola perché è orfana. Ma è anche una ragazza orgogliosa, determinata e molto tenace e ha un cuore grande, e queste sono le caratteristiche principali che la renderanno speciale nell’evolversi della storia. Cedric invece è enigmatico, molto protettivo nei confronti di Carlie, dolce e al tempo stesso duro, bellissimo. È il classico ragazzo un po’ maledetto che ogni ragazza vorrebbe, ma che sotto quella corazza dura nasconde un cuore dolce, pronto ad amare. Dimostra 17/18 anni ma ha il cuore pesante dovuto alla lunga vita percorsa.

L’affascinante illustrazione di copertina di Deathless – libro primo – Carlie è una tua creazione. Preferisci esprimerti artisticamente disegnando o scrivendo?

Entrambe, quando ho cominciato a scrivere questa saga mi succedeva di aver lo stesso prurito alle mani per lo scrivere come lo era per il disegnare! Mentre scrivo io creo il personaggio e poi vado a disegnarlo, per dare corpo al mio pensiero, lì scelgo il colore più adatto, e forse, se il suo sguardo esce cattivo, aggressivo, enigmatico, oppure il sorriso è beffardo, nel corso della storia potrei cambiargli la vita. La copertina che ha il libro è il disegno definitivo, ma ti posso assicurare che molti altri personaggi, che non saranno una copertina un domani, sono disegnati colorati ed esposti nel mio studio. Metto insieme entrambe le cose per avere una visione completa del progetto, guai se ora non avessi uno a completare l’altro.

Qual è secondo te la condizione della letteratura fantastica all’interno del mondo editoriale italiano?

Sta emergendo negli ultimi anni e, per quanto io ami comprare libri stranieri, dico che dovremmo dare spazio anche agli italiani, che possono scrivere qualcosa di buono nel fantasy come i grandi che lo fanno da anni all’estero. E dato che io sono una persona positiva, son sicura che col tempo succederà di aver più spazio per noi.

Che progetti hai in serbo i tuoi lettori dopo la conclusione dell’ennalogia di Deathleass?

Nei ritagli di tempo che non ho, tra il lavoro di disegnatrice, grafica e scrittrice (quest’ultimo mi suona ancora strano da scrivere) ho in mente una storia sui lupi, sempre urban fantasy, dato che non riesco a fermarmi anche qui continuo a pensarci mentre faccio il resto, ho due libri per bambini, uno per maschietti ed uno per femminucce con le illustrazioni dentro molto carino, ovviamente ho inventato i personaggi e disegni li ho fatto io, ma non sono ancora ultimati. E poi vediamo, perché la mia mente crea ma poi bisogna aver il tempo di corrergli dietro, perché avevo in mente anche il thriller e un libro per donne comico dove esce la mia vena ironica e diabolica…. Ma come dicevo ci vuole tempo!

Sinossi  Deathless – libro primo – Carlie

Carlie è una ragazza di 17 anni, orfana d’entrambi i genitori è cresciuta in un orfanotrofio finché, con l’aiuto di una suora, inizia a vivere da sola, la sua vita scorre tranquilla finché non fa la conoscenza di Cedric Quinlant. Lui è come un cavaliere con l’armatura, l´impavido guerriero che la protegge da tutto, ma purtroppo non la vuole per sé. Cedric è enigmatico, scontroso, abbastanza arrogante, ma decisamente bellissimo, il loro primo approccio non è certo rose e fiori, finché Carlie non scopre che è un immortale ed è lì per proteggerla dagli altri suoi simili che la seguono per il suo odore. Esistono poche donne come Carlie che attirano gli immortali con il proprio odore, sono le “predisposte mogli” per gli immortali, donne che possono regalarti un figlio maschio e renderti eterno in un gioco di sangue tra guerrieri immortali, e per questo Carlie rischia la vita perennemente… La caccia è aperta. Tutti cercano la fanciulla dall’odore speciale. È così che Carlie si ritrova ad essere protetta da Cedric il più bel ragazzo della sua scuola. Mentre la paura l’avvolge altre cose cominciano a frullare nella mente della giovane… Cosa serve per essere la donna giusta di un immortale senza morire? Perché Cedric mi protegge? Cosa realmente può uccidermi? Infine, come posso conquistare il cuore di Cedric? Esiste un modo per sopravvivere a tutto ciò e tenermi lui?

 

 


Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *