Le stirpi dei non morti – Mara Cassardo


Intervista a Mara Cassardo

a cura di Evelyn Storm

MARA CASSARDO – LE STIRPI DEI NON MORTI

PAGINE 386

€ 15,50

IN USCITA A MARZO

In prevendita ora a €11,63 su www. editorunitigds.it

 

La supremazia scorre attraverso il sangue che li può rendere simili all’uomo senza che il mondo venga mai a sapere di loro.

Ma c’è chi intralcia la commistione tra razze e predica la ‘superiorità vampira’. 

Una storia d’amore si muove tra le fitte ragnatele del complotto.

Un amore eterno e immutabile che ha inchiodato i cuori di due immortali.

Oggi su Fantasy Planet intervistiamo Mara Cassardo, l’autrice del romanzo Le Stirpi dei Non Morti, pubblicato da GDS Edizioni.

Note biografiche

Torinese di nascita e con un decennale interesse per il mistero e il fantastico, Mara Cassardo considera la sua Torino un polo di magia bianca e magia nera, crocevia di canali energetici, incrocio del Sole e della Luna, insomma un luogo di ispirazione come pochi altri. Per lavoro ha iniziato a vivere ‘con la valigia’ per poi trasferirsi definitivamente nella campagna milanese dove tutt’ora risiede con la famiglia. È stata appassionata dalla lettura fin dall’adolescenza, un po’ di tutti i generi, ma il gotico ed il fantasy sono rimasti i suoi preferiti. Le Stirpi dei Non Morti è la sua Saga, Alex e Amelia il suo primo romanzo.

Sinossi

Un tremendo incidente e Amelia non è più con il suo clan, non è più con lui. La sua immortalità si è conclusa su una scogliera del litorale ligure e Alex è solo, per l’eternità. Il suo ricordo e il suo profumo al gelsomino lo torturano facendo sì che lei non si allontani mai dai suoi pensieri. Ma la situazione non è così semplice come può sembrare. È la coesistenza delle stirpi la causa di tutto. I Vis sono troppo evoluti e distanti dalla tradizione per poter essere accettati dalle frange reazionarie dei Voordalack. E quindi ogni possibilità di distruggerli viene afferrata e sfruttata. Solo la ricerca nei suoi sogni e l’affidamento all’amicizia potranno condurre Alex alla verità per quanto fredda e dolorosa possa sembrare. Conoscerla significa dominarla e poter trovare una soluzione. Amore, odio, ambizione e desiderio fluiscono tra gli eventi che uno dopo l’altro si susseguono fino all’epilogo, fino alla comprensione. Tempo, sempre e solo una questione di tempo…

Intervista all’autrice

 

Raccontaci chi sei.

 

Innanzitutto ti ringrazio per la disponibilità a questa intervista, è davvero un piacere parlare con voi di Fantasy Planet. Be’, che dire, sono una donna con una vita frenetica ad incastro: un po’ come la maggior parte delle donne ai giorni nostri! Sono una mamma di due bellissimi bambini, e ho un lavoro che mi impegna parecchio. Pochissimi, oltre al mio compagno, mi conoscevano per il mio lato creativo… forse proprio per il lavoro che faccio e sicuramente per l’organizzazione che devo mettere in tutto per far mandare avanti le cose al meglio. Il ‘fuori’ di me si è dovuto adattare alle circostanze per sopravvivenza, il ‘dentro’ invece ha continuato a fantasticare e a sognare.

Come è nato il tuo interesse per il fantastico?

 

Credo che tutto sia iniziato intorno ai quindici anni con la voglia di fuggire in sogni bellissimi che mi potessero far vivere cose diverse dal quotidiano… penso sia stato questo il motivo… come tutte le adolescenti sognavo con gli occhi aperti, e quindi cosa poteva esserci di meglio di viaggiare leggendo un libro? Tutto è iniziato un po’ per caso e poi l’interesse si è approfondito. Devo dire che vivere a Torino ha parecchio ‘solleticato’ il mio interesse verso il fantastico ed il magico. Magia bianca e nera. La città sotterranea, le correnti di energia che in particolari punti fanno impazzire i medium. Tante storie e dicerie raccontate nel buio della notte. Esplorazioni segrete, streghe, spiriti burloni (e se qualcuno dei miei compagni di viaggio di una lontana estate a Moneglia dovesse leggere quest’intervista, sicuramente ricorderà lo spavento che ci siamo presi e sorriderà). Leggende metropolitane che rimangono impresse. Se davvero si tratta solo di leggende…

 

Quanto tempo dedichi alle letture fantasy e gotiche?

 

Leggo la sera o meglio la notte… quando non scrivo. Negli ultimi anni devo dire che ho letto parecchi libri fantasy, soprattutto gotici. Più sono lunghi e tortuosi più mi affascinano, se poi si tratta di saghe ancora meglio: perché la fine è lontana. Ultimamente mi sono dedicata al Ciclo di Sookie Stackhouse della grande Charlaine Harris e alla saga della Confraternita del Pugnale Nero di J.R. Ward… ma molti altri sono passati sotto le mie grinfie. Ogni tanto osservo la mia libreria con i volumi in doppia fila e mi dico… che ne devo assolutamente comprare una più grande!!!

 

Per te scrivere cosa significa.

 

Quando mi siedo davanti al PC, di solito di notte, ascoltando la mia musica preferita, esco dalla quotidianità e mi immergo in un mondo diverso in cui costruisco storie e personaggi. In cui i sentimenti si intrecciano, si complicano e a volte di risolvono. La scrittura è arrivata in un periodo difficile della mia vita e mi ha aiutato a mantenere l’equilibrio, a distogliere l’attenzione, a rimettermi in gioco. E’ bello creare anche se in certi momenti è davvero difficile; allora mi abbandono alla musica fino a che una parola o un pensiero non sgorgano spontanei e mi fanno ripartire in quarta.

Parlaci della trama del tuo libro.

 

Le Stirpi dei Non Morti parla della lotta tra due stirpi: quella dei Vis che si nutrono di sangue fermo e quella dei Voordalack legata alla tradizione del sangue che scorre. Ma i veri protagonisti sono Alex e Amelia e il loro amore eterno e simbiotico frantumatosi a causa di un incidente in moto della bella vampira bruna.. In fondo però non sempre le cose sono effettivamente come appaiono. L’importante è comprenderne davvero il significato. Solo il tempo e la pazienza possono condurre alla verità. Alex viene accompagnato nella sua ricerca da amici e compagni, trovandosi ad affrontare difficoltà e nemici. Luoghi lontani, continui balzi temporali fanno capire le storie e le motivazioni di ognuno dei personaggi che si muovono nella storia. Perché ognuno di essi ha un ruolo ed una motivazione di esistere ed essere raccontato. Amore, odio, ambizione e desiderio fluiscono tra gli eventi che uno dopo l’altro si susseguono fino all’epilogo. Ma non vi dico di più perché lo dovete leggere!

 

Quanto ci hai messo a terminarlo?

 

Mi ci è voluto più di un anno per avere una versione completa e consistente.  E’ stato un lavoro lungo sicuramente perché si è trattato del mio primo romanzo e volevo dare il meglio di me. La trama poi non si svolge linearmente nel tempo per cui è stata necessaria una revisione continua per far in modo che tutti gli eventi fossero correttamente posizionati. Tieni conto che tutto, anche i singoli nomi scelti,  ne Le Stirpi dei Non Morti non sono stati lasciati al caso. Ci è voluto un po’ perché tutto fosse coerente e fluisse. Spero che il risultato ottenuto soddisfi i lettori.

L’esperienza di scrivere “Le stirpi dei non morti” cosa ti ha lasciato?

 

E’ stata un’avventura! Ho lasciato che la fantasia si muovesse libera facendosi guidare da ciò che man mano usciva dalla penna. Poi ho tirato le fila e ricondotto la storia e i personaggi affinché tutto avesse il giusto incastro. Mi sento davvero soddisfatta , avere la consapevolezza di aver creato una storia e tante esistenze che si intrecciano mi rende orgogliosa!

Conti di scriverne un seguito?

 

Assolutamente si, Le Stirpi non si possono esaurire in un volume solo. Si muovono nei secoli facendo incontrare personaggi di epoche diverse. Dopo aver terminato Alex e Amelia sono ripartita con le mie fasi di ideazione e progettazione, ho voglia di dare un seguito alla storia… anche se forse propriamente di seguito non si può parlare. Diciamo che il lettore attento scoprirà un po’ di dettagli che potrebbero dire qualcosa del seguito. Ma non voglio anticipare ancora nulla, è troppo prematuro.

 

Hai qualche altro interessante progetto per il futuro? Se sì, quale.

 

Oltre a seguire da vicino la promozione del mio libro, ci sono un po’ di nuovi progetti che mi impegnano. Come dicevo il seguito de Le Stirpi dei Non Morti è in fase di progettazione. Ho deciso poi di cimentarmi nella stesura di qualche racconto… con i miei amici vampiri, ma senza le stirpi. Vediamo un po’ come va…

 

Tre consigli  per gli scrittori emergenti.

 

Posso sicuramente dire quelli che secondo me rappresentano i tre pilastri fondamentali:

  1. Lasciare che la storia fluisca libera e poi rivederla fino a che non fila in tutti i suoi dettagli convincendo che sia realistica
  2. Creare un rapporto forte con il proprio editore perché si possa lavorare insieme come in un team: devo ammettere che io sono stata molto fortunata ad incontrare Iolanda Massa e Gianpiero Grasso della GDS
  3. Essere creativi anche nelle fasi di marketing e vendita. Una volta scritto il proprio romanzo bisogna farlo conoscere nella maniera più opportuna! Io tra le altre cose mi sono inventata una ‘caccia all’indizio’ su Facebook per far arrivare i miei contatti alla verità…

Non posso concludere in modo diverso ne non ringraziandovi e sperando davvero che Le Stirpi dei Non Morti vi possa piacere.

 


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