Wisher, il fumetto


Recensione fumetto: Wisher

Ed GP Publishing

E: 2,90

 

Di Marco Montozzi

 

Nigel Grey è un mercante molto particolare.

Infatti, oltre a trafficare in opere d’arte è in grado di recuperare qualsiasi cosa gli venga chiesta. Dall’introvabile biglietto di un concerto a un falso d’autore Nigel è grado di esaudire qualsiasi desiderio.

Nigel non lo sa, ma lui è un djinn, o genio della lampada se preferite, e sta per essere messo al centro di un drammatico conflitto che vede contrapporsi la centenaria congrega di S. Giorgio alle creature dei miti e delle leggende di tutto il mondo.

Rifugiatesi nel sottosuolo di Londra, al seguito di mago Merlino, le creature magiche sono alla disperata ricerca dell’ultimo genio, il più potente tra gli esseri fatati che, con l’esaudimento di un solo desiderio potrebbe mettere fine alla sanguinosa guerra che li sta decimando.

La GP Publishing riporta in Italia la pregevole minisaga scritta da Sebastien La Tour e disegnata dal sempre bravo Giulio De Vita.

Wisher è un racconto ascrivibile allo urban/fantasy in cui lo scontro tra la realtà e la fantasia si sposta sul piano fisico in un crescendo continuo di colpì di scena.

Le situazioni, che incedono veloci, sono sostenuti da una narrazione solida ed estremamente realistica, come realistiche sono le rese degli ambienti ‘veri’, come la città di Londra in cui si snodano gli eventi, o ‘immaginari’,  come il rifugio del sottosuolo in cui gli esseri fatati si sono ritrovati.

Una storia da leggere tutta d’un fiato, nella cui edizione però non possiamo fare a meno di ravvisare qualche difetto.

La minisaga, originariamenente edita nel 2006 per il mercato francese dalle edizioni  Lombard, viene trasposta per la seconda volta per il mercato italiano (la prima a cura della eura editoriale sul settimanale Lanciostory nel 2009)  con un cambio di formato, che ne  rimpicciolisce le dettagliatissime tavole nel formato cosidetto bonellide, e le priva della colorazione tipica delle bande desine.

Questi due dettagli rendono la lettura delle vignette alle volte difficoltosa e alcuni disegni devono essere ‘studiati’ più volte per essere riconosciuti al meglio.

Fortunatamente la storia non viene inficiata e nonostante riesca a divertire ed emozionare  si sarebbe comunque gradito un formato maggiore.

Viene comunque fortemente apprezzato lo sforzo dell’editore di proporre titoli e tematiche nuovi nel nostrano panorama  sempre avaro di novità.

Voto: 8.

Voto edizione: 4


Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *