Recensione DarkDivine


DARK DIVINE di Bree Despain

Recensione a cura di Connie Furnari

Note biografiche autrice

Bree Despain ha sempre adorato raccontare storie. Ma la sua passione ha davvero preso forma durante gli anni del college, quando ha dedicato un semestre a scrivere e dirigere spettacoli teatrali per i ragazzi meno fortunati di New York e Filadelfia. Vive a Salt Lake City con il marito e i figli.

 

Trama

 

Grace Divine è la figlia del pastore Divine, ed è la tipica ragazza diligente, brava a scuola ed educata. Un giorno in città riappare Daniel, un suo amico di infanzia, sparito nel nulla dopo che Jude il fratello maggiore di Grace, era stato ritrovato sulla veranda di casa coperto di sangue.

Daniel è diverso, ha un fiuto eccezionale, corre molto più veloce degli altri, frequenta cattive compagnie, vive in un appartamento fatiscente e né lui né tanto meno Jude intendono parlare di ciò che è realmente avvenuto quella notte di tre anni prima.

Grace ritrova Daniel nel suo corso d’arte, visto che entrambi amano la pittura, e tra i due ragazzi nasce un’attrazione proibita e incontrollabile, perché lui è un cattivo ragazzo e non è visto di buon occhio dalla religiosa famiglia di Grace. Ma Daniel nasconde un segreto, legato a quella famosa notte, e quando in città la polizia trova alcuni cadaveri dilaniati da una bestia selvaggia, Grace dovrà scoprire di cosa si tratta se non vuole perderlo, questa volta per sempre.

Recensione

Dark Divine è il primo di una serie di romanzi urban fantasy per young adult. Nonostante lo schema sia quello abusato che caratterizza questo genere, l’ho trovato molto piacevole e appassionante. Grace Divine (Grazia Divina) cela nel suo nome quello che sarà il suo compito, il destino che la aspetterà alla fine. Il personaggio è ben caratterizzato, da ragazza paurosa e dipendente dal giudizio degli altri diventerà un’eroina che va contro corrente, constatando che la sua perfetta famiglia non è poi così virtuosa come vuol far credere.

Più andavo avanti e più adoravo il personaggio di Daniel, un ragazzo dall’infanzia segnata dalle continue violenze del padre e dall’indifferenza della madre, contrario al solito eroe degli urban fantasy, imperturbabile e perfetto, che francamente ha già stufato.

La storia tiene il lettore nel dubbio fino alla fine, perché lo porta a chiedersi se i buoni siano veramente buoni e se i cattivi non siano realmente cattivi. Ad un certo punto ogni certezza si capovolge e i dubbi emergono, perché così come Grace, anche noi siamo portati a rifiutare quella maschera di ipocrisia che ci è stata messa davanti per tutta la vita. Il finale l’ho trovato innovativo, sempre considerando le solite conclusioni dei libri di questo genere, e capovolge la situazione ancora una volta, facendoci attendere con impazienza il seguito.

Dark Divine è un libro da leggere, soprattutto per i personaggi di Grace e Daniel, diversi dagli stereotipi degli urban fantasy: fino alla fine del libro vi chiederete chi sia l’eroe e chi invece il mostro.


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