Il mercante dei libri maledetti


Recensione del libro IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI di Marcello Simoni

 

A cura di Fiorella Rigoni

 

 

“Chi fosse realmente Ignazio da Toledo, nessuno avrebbe saputo dirlo con certezza. A volte fu giudicato saggio e colto, a volte infido e negromante. Per molti era solo un pellegrino, girovago da una terra all’altra in cerca di reliquie da vendere ai devoti e ai potenti.”

(incipit romanzo)

 

Un libro misterioso. Un monaco assassinato. Un enigma senza tempo.

È il mercoledì delle ceneri dell’anno 1205 quando padre Vivïen de Narbonne è costretto a fuggire, braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede qualcosa di molto prezioso, che non è disposto a cedere ai suoi inseguitori.

Sono passati tredici anni da quel terribile giorno, quando Ignazio da Toledo, un mercante di reliquie, riceve da un nobile veneziano l’incarico di mettersi sulle tracce di un libro rarissimo, l’Uter Ventorum. Si dice che contenga antichi precetti della cultura talismanica orientale, e permetta di evocare gli angeli e la loro divina sapienza. Inizia così l’avventuroso viaggio di Ignazio tra Italia, Francia e Spagna, sulle tracce di un manoscritto che qualcuno pare abbia smembrato in quattro parti e accuratamente nascosto. Solo chi è in grado di risolvere complicati enigmi, e di decifrare strani messaggi disseminati nel percorso che conduce al libro, potrà trovarlo e accedere ai suoi segreti. Ma Ignazio non è l’unico a volerlo. Ci sono personaggi loschi e ambigui che intendono entrarne in possesso, anche con l’inganno e con la forza. Chi riuscirà per primo a scoprire dove si trova? E cosa saranno pronti a rischiare, tutti coloro che lo inseguono, per svelare per primi i suoi arcani misteri?

 

 

Marcello Simoni, nato a Comacchio nel 1975, laureato in Lettere presso l’Università di Ferrara, ha svolto l’attività di archeologo, di catalogatore di beni culturali e di bibliotecario. Dopo aver pubblicato articoli di etruscologia e di archeologia, si è dedicato allo studio del Medioevo. Il mercante dei libri maledetti, pubblicato in Spagna nel maggio 2010, è il suo romanzo d’esordio, il primo di una trilogia. Oltre che alla scrittura, si dedica all’organizzazione di eventi culturali e letterari.

 

Recensione

 

Il libro è un fantasy-storico molto avvincente.

La trama ti cattura già dalla prime pagine, portandoti in un passato che, tra le parole dell’autore, sembra prendere vita davanti agli occhi del lettore. La scrittura è fluida e il lessico consono al tempo in cui ci troviamo catapultati. Sicuramente l’autore ha svolto molte ricerche prima di dar vita a questa intensa narrazione e  le ha elaborate molto bene, creando intrecci e personaggi molto realistici.

Le descrizioni  sono molto ben fatte e non annoiano mai. L’autore non si perde in lunghe dissertazioni ma si limita a descrivere i luoghi e le cose in maniera molto netta, senza fronzoli, senza abbellirle con inutili e vuoti aggettivi che rischiano solo di appesantire la storia.

La descrizione dei personaggi è ben riuscita, sia dal lato fisico che dal lato emozionale. In effetti i personaggi sembrano essere vivi, reali, e non sterili e vuoti involucri che partecipano al racconto e di cui puoi prevedere ogni singola mossa.

Man mano che si sfogliano le pagine i loro caratteri emergono, con le loro contraddizioni e i loro punti deboli, svelandosi agli occhi dei lettori e catturandoli anche emotivamente.

Mai noioso, ma ricco di mistero e di intrighi; privo di qualsiasi buco temporale o di punti morti il racconto si dipana, pagina dopo pagina, in un crescendo di pathos molto ben costruito, regalandoci un finale a sorpresa.

 

 

 

 


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