Il diario delle fate


Il diario delle fate – una fiaba moderna

 

 

Midori Snyder e Jane Yolen, due prolifiche autrici hanno deciso di unire le forze per creare questo romanzo Fantasy pubblicato dalla Newton Compton, Il diario delle fate (titolo originale Except the Queen). Un romanzo Urban Fantasy autoconclusivo che è stato molto apprezzato in patria.

 

Midori Snyder

ha scritto otto libri per ragazzi e adulti, tradotti in diverse lingue. Con il romanzo The Innamorati ha vinto il Mythopoeic Award. I suoi racconti sono apparsi in numerose raccolte e riviste.

 

Jane Yolen

nata a New York, vive in Massachusetts. Autrice di ben 170 libri, ha vinto numerosi premi e i suoi romanzi e racconti sono stati tradotti in tutto il mondo. Per la sua vena fiabesca e la grande versatilità è stata definita la “Hans Christian Andersen d’America”.

 

 

SINOSSI

 

Serana e Meteora erano due bellissime fate sorelle, dame della Regina della Luce e vivevano nel Boscoverde. Un giorno, senza volerlo, scoprirono un segreto che doveva rimanere nascosto e da quel momento la loro vita cambiò per sempre. La regina decise infatti di punirle, separandole e mandandole in esilio sulla Terra: Serana a New York e Meteora a Milwaukee. Come angeli caduti, le due sorelle sono ormai sole, private dei loro poteri magici e soprattutto della loro bellezza e giovinezza. Si trascinano stanche nelle città in cui vivono, affrante per la nostalgia l’una dell’altra e per il ricordo struggente del luogo paradisiaco da cui provengono. Cercano con tutte le forze un modo per comunicare tra loro, senza riuscirvi. Ma la loro presenza sulla Terra è davvero soltanto una punizione? Qual è il vero motivo per cui la Regina della Luce le ha mandate tra gli uomini? Una fiaba piena di poesia in cui convivono l’umano e il soprannaturale, i rumori della metropoli e la magia di un mondo incantato.

 

 

RECENSIONE

 

Impigliata fra rami spinosi, fremente di trovare l’uscita.

Così mi sono sentita, perché questo romanzo mi ha trattenuta, obbligata alla lettura, sebbene le prime pagine non mi convincessero poi molto. Invece mi son trovata coinvolta, bisognosa di giungere alla fine, come un romanzo dovrebbe fare. Purtroppo temo che presentarlo come urban fantasy – sebbene ci sia la nostra realtà come ambientazione – abbia lasciato perplessi molti lettori, in quanto gli stereotipi classici di questo genere tentennano e la vicenda è troppo surreale. Abbiamo a mio avviso una fiaba, moderna ovviamente, ma pur sempre una fiaba, dove le molteplici creature del mondo incantato si intrecciano con la nostra realtà, non restando molto coinvolte.

Non è di facile inizio, forse dovuto allo stile di scrittura particolare che le due autrici hanno proposto, alternando i capitoli cambiando nettamente punto di vista, e non solo. In alcuni ti ritrovi a leggere come se tu, lettore, fossi la Regina, personaggio forte ed enigmatico, per poi vivere in prima persona le situazioni di altri protagonisti, intervallate da capitoli scritti in terza persona come se si guardasse la storia dall’alto. Eppure ci si casca, con tutte le scarpe, all’interno di questa fiaba moderna, che come quelle antiche non dimentica di calcare la mano quando si tratta di descrivere il Male. Ecco, a mio avviso, la lettura young viene penalizzata da scene di violenza un po’ fuori luogo, o forse troppo discostanti dal tipo di narrazione.

I toni non sono leggeri, il dramma a tratti è profondo, i personaggi caratterizzati in maniera dettagliata, sia esteticamente che emotivamente.

Un intreccio fra il fantastico mondo incantato, da dove provengono le due protagoniste, e l’ambientazione urbana dei nostri giorni.  Molti sono i personaggi e i miti, classici e moderni, evocati durante la trama, da Baba Yaga, a Cujo, a Mano degli Addams.


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