Recensione del libro LA GUERRA DEGLI ANGELI di Heather Terrell


Recensione del libro LA GUERRA DEGLI ANGELI di Heather Terrell

A cura di Rigoni Fiorella

Heather Terrell, avvocatessa e scrittrice, vive a Pittsburgh.

È autrice di alcuni romanzi storici tradotti in numerosi Paesi: The Chrysalis, The Map Thief e Brigid of Kildare,

La guerra degli angeli è il primo libro di una nuova, emozionante serie di urban fantasy.

Per saperne di più: www.heatherterrell.com

L’autrice, prendendo spunto da Il libro di Enoch, un testo biblico, si è inventata una sua mitologia dando una nuova interpretazione alla leggenda dei vampiri.

In sostanza non esistono i vampiri come noi li conosciamo, ma esistono solo angeli caduti: buoni e malvagi, in guerra tra loro.

RECENSIONE:

Ellspeth, detta Ellie, è una ragazza di sedici anni che vive in una piccola cittadina del Maine. Durante l’estate segue i genitori, professori di bioagricoltura, in giro per il mondo dove aiutano le popolazioni povere della terra. E’ una ragazza sensibile, ma che non segue la massa, e per questo ha pochi amici. Può però contare sulla lealtà di Ruth, la sua migliore amica dall’età di sette anni, una ragazza arguta, sveglia, leale e fidata, anche se un po’ iperprotettiva nei suoi confronti. Ruth purtroppo ha perso la mamma quando era ancora bambina e così si è affezionata a Ellie e si preoccupa in continuazione per lei. Ellie sente di dover aiutare qualunque persona si trovi in difficoltà, forse per l’educazione che i suoi genitori le hanno inculcato, forse proprio per la sua natura speciale. Ellie da sempre, toccando le persone, riesce a carpirne i pensieri, solo con i suoi genitori questo non accade. Frequenta la scuola della sua città e vive una vita apparentemente normale. Tuttavia, Ellie, di notte fa sogni strani, talmente vividi da sembrarle veri. Sogna sempre di spiccare il volo e di librarsi in mezzo alle stradine della sua cittadina, di sorvolare il mare e l’emozione la rende felice. Durante i primi giorni del nuovo anno di scuola conosce Michael, un ragazzo nuovo. Micheal è alto, con i capelli di una particolare sfumatura di biondo e due occhi verdi incredibilmente inquietanti, quasi quanto i suoi. Sarà proprio lui a farle capire che i suoi sogni non sono solo frutto della sua spiccata fantasia, ma sono reali. Michael la condurrà verso la consapevolezza dei suoi poteri e le spalancherà le porte di un mondo nuovo che però si rivelerà molto cruento e difficile da gestire. I due ragazzi s’innamorano ma su di loro incombe una minaccia: Ezechiel, il padre di Micheal, un angelo caduto.

Riusciranno i due giovani a capire cosa realmente sono?

Riusciranno a capire quale destino li aspetta?

Decisamente un libro fuori dall’ordinario, sicuramente ne sentiremo parlare molto.

La storia sfila scorrevole, leggera e mai banale, invogliandoci a ogni pagina a continuare. L’autrice, H. Terrel ha uno stile molto dinamico, a volte graffiante, altre volte molto dolce, ma mai volgare o noioso. La trama scorre veloce sotto gli occhi del lettore, serrata senza dargli tregua, costringendolo ad avanzare, pagina dopo pagina, senza quasi riuscire a smettere di leggere. La narrazione, che mai si dilunga in descrizioni astruse o inutili, è in prima persona. La scrittrice da ampio spazio alle emozioni della protagonista, rendendola umana ed è molto facile per il lettore identificarsi con lei, percepirne i pensieri, a volte addirittura anticiparli, tanto è coinvolgente.

I protagonisti sono ben delineati, soprattutto nella profondità delle emozioni e dei caratteri. Non molto nella descrizione fisica, ma questo lascia spazio alla fantasia di chi legge, in modo da potersi immedesimare nel personaggio e di renderlo più vivo nella propria mente. Nemmeno gli scenari in cui si svolge la vicenda sono descritti molto, solo lo stretto necessario per dare una collocazione temporale e storica alla storia, quindi senza mai annoiare e disturbare la lettura con inutili e dispersive descrizioni di edifici o strade. I pochi, ma doverosi, passi di libri sacri quali La Bibbia o Il libro di Enoch, sono comunque chiari e non esposti in maniera astrusa e incomprensibile e non appesantiscono assolutamente la narrazione.

Un libro sicuramente da leggere, capace di trascinare e far riflettere, adatto a lettori di ogni età.

La storia antica degli angeli caduti, rapportata alla nostra realtà, risulta molto più coinvolgente di quanto ci si possa immaginare, soprattutto dopo che avrete letto questo libro.

Questo è il primo volume di una serie che promette bene, un urban fantasy davvero entusiasmante e quindi  aspettiamo con trepidazione il seguito.

ESTRATTO:

«In principio, per così dire, Dio inviò alcuni dei suoi intermediari spirituali – che chiameremo angeli – presso gli uomini. Voleva che questi angeli proteggessero gli esseri umani creati da poco tempo, insegnassero loro la sua divinità e li guidassero in cielo al momento del trapasso. Invece questi angeli restarono incantati dal genere umano. S’innamorarono della loro purezza e innocenza e, naturalmente, della loro bellezza fisica. Erano stati creati a immagine di Dio, dopotutto. Ma, soprattutto, gli angeli restarono affascinati dalla sete di conoscenza degli uomini, sul loro mondo e sulla loro origine. Perché, vedi, gli angeli conoscevano le risposte.

«Così, cedendo all’orgoglio di conoscere i segreti del mondo, gli angeli cominciarono a insegnare agli esseri umani tutto ciò che sapevano: le costellazioni, i segni della terra, il sole e la luna, la conoscenza delle nubi, la lavorazione dei metalli, l’uso della moneta e l’arte della guerra. Così facendo, s’innamorarono del genere umano. Presero anche uomini e donne come sposi e spose e generarono una razza unica, metà uomini e metà angeli, creature chiamate Nefilim.

«Da lontano, Dio vide le azioni di questi angeli. E s’infuriò. Questi angeli avevano usato i suoi segreti e avevano corrotto la sua creazione preferita, il genere umano. Avevano anche avuto il coraggio di innamorarsi della sua creazione e di dare origine a una loro creazione. E che cosa poteva esserci di più impudentemente divino e provocatorio di questo? La creazione era riservata a lui solo.

«Dio decise che c’era un solo modo per riparare i danni causati da questi angeli. Doveva sterminare gli uomini ormai corrotti e le creature di sangue misto, risparmiando solo pochi esseri umani eletti e puri. Perciò mandò il diluvio».

In ogni caso, anche se permise a questi angeli ribelli di vivere, Dio non aveva alcuna intenzione che restassero impuniti. Li scacciò per sempre dal cielo e ordinò loro di restare sulla terra. Per tormentare la loro nuova esistenza terrena, lasciò che conservassero l’immortalità e le capacità ultraterrene per non dimenticare ciò che avevano perduto. Tuttavia li privò della capacità di procreare con gli esseri umani, naturalmente.

«Molti di questi angeli s’infuriarono con Dio per il suo ordine e decisero di vendicarsi. Accettarono la loro nuova condizione di “caduti” e unirono gli sforzi per allontanare le creature preferite di Dio rimanenti – gli uomini – dalla sua luce e per volgerle verso la propria luce riflessa. Questi angeli caduti insegnarono all’uomo ad adorare le cose terrene che potevano controllare e manipolare. Col tempo, gli uomini cominciarono a pensare che gli ideali di questi angeli – nonché gli stessi angeli – fossero divini. Il genere umano non aveva più veramente timore di Dio, né lo adorava. Gli uomini adoravano gli idoli creati da questi angeli: il commercio, la tecnologia, il consumismo, la guerra e se stessi, ovviamente. E, a loro volta, gli angeli caduti rubavano – o succhiavano, se preferisci – le anime degli uomini.

«Ma alcuni di questi angeli caduti si resero conto del proprio spaventoso errore e decisero di provare a riconquistare la grazia di Dio, vivendo in silenzio tra gli uomini e guidandoli verso la sua luce. Questo piccolo gruppo valutò il danno che era stato causato alla terra e al genere umano dagli altri angeli caduti, ed elaborò un piano per redimersi. Alcuni angeli decisero di occuparsi della corruzione nel mondo della finanza, altri di affrontare l’ascesa del materialismo, e così via… e oggi puoi vedere i frutti del loro lavoro sui giornali. Inoltre, ogni angelo di questo gruppo, il gruppo buono, provò a utilizzare i propri talenti naturali per guidare gli uomini verso Dio nell’estremo momento: la morte. Così, utilizzando le proprie doti – il grande potere di leggere nell’animo del prossimo tramite il contatto fisico o il sangue, la spiccata forza di persuasione e la capacità di volare – raggiunsero più esseri umani in punto di morte che poterono».

Nel corso dei secoli, la gente di ogni cultura, di ogni società, cominciò a interessarsi di questi angeli… soprattutto degli angeli caduti che cercavano di redimersi. Tieni presente che questi angeli che aspiravano alla salvezza cercavano di condurre le anime a Dio al momento della morte. Ogni tanto le persone li vedevano in quel momento e attribuivano a loro le morti cui assistevano. Cominciarono a temere quegli angeli. Chi poteva biasimarli? Qualche volta li vedevano avvicinarsi ai morenti e mormorargli all’orecchio. Altre volte vedevano quelle creature toccare i loro cari mentre esalavano l’ultimo respiro. E qualche rara volta assistevano a uno scambio di sangue tra il moribondo e l’angelo. Naturalmente, erano convinti che questi esseri causassero la morte, invece di facilitare il viaggio nell’aldilà dei loro cari. Diedero vita a intere leggende su queste creature. I miti differivano da una cultura all’altra, da un’epoca all’altra. Ma la sostanza non cambiava e così nacque la leggenda. La leggenda del vampiro.


Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *