Amon Team


INTERVISTA SARA FORLENZA

Illustratrice

1. Ciao Sara, potresti raccontarci qualcosa di te?

Ciao a tutti! Mi chiamo Sara Forlenza e ho una passione sfrenata per tutto ciò che è fantasy, fantastico, fantascientifico, esoterico o mitologico. Essendo cosi attratta e stregata da questo genere di argomenti nn potevo che scegliere una carriera che mi permettesse di tradurre visivamente il mondo immaginario che noi tutti abbiamo dentro :) A parte questo cosa altro dire? Sono emotiva, pigra, e cioccodipendente!

2. È opinione di molti che i tuoi disegni siano eccezionali. Quanto tempo dedichi alla creazione di un personaggio di Amon?

Innanzi tutto grazie, è molto importante per un disegnatore sentirsi apprezzato e professionalmente riconosciuto. Questa cosa mi da una spinta in più  a fare meglio e a cercare di migliorarmi come Illustratrice! E’ difficile dire con precisione quanto tempo impieghi a tradurre le descrizioni di Paola in immagini, dipende dal personaggio stesso. Alcuni hanno un design molto particolare e complicato, altri una psicologia complessa che deve tradursi in un aspetto adeguato, insomma nn saprei dire quanto ci metto, ma di sicuroso che ci metto tanta passione :)

3. A quale ti senti più affezionata?

I personaggi di Amon mi piacciono tutti, persino i personaggi secondari sono estremamente affascinanti e catturano subito l’attenzione, ma quello che adoro sopra ogni altro e Baal! La trovo divertente, maligna e adorabile, con un carattere molto sfaccettato e assolutamente nn piatto. Dipingerla e stata una bella impresa, perchè dovevo integrare il suo aspetto abbastanza classico da “succube” con il suo bel caratterino!!

INTERVISTA SARA LAZZERONI

Grafica 3D

1. Chi è Sara Lazzeroni?

Sono una grafica specializzata nella modellazione 3D. Sono laureata in architettura, appassionata di fotografia e videogiochi.

2. Potresti spiegare ai nostri lettori in cosa consiste il tuo lavoro di grafica 3D?

Il mio lavoro consiste nel creare modelli tridimensionali di personaggi e ambienti, dare a questi personaggi delle texture e dei materiali, inserire al loro interno uno scheletro, e infine animarli grazie all’aiuto di un collaboratore che si occupa principalmente di questo. E’ un processo più tecnico di quello che la gente tende a pensare anche se ovviamente si fonda su basi artistiche.

3. Cos’è più appagante nell’elaborazione delle informazioni relative al mondo di Amon, dar vita ai protagonisti o strutturare le ambientazioni?
Io amo dar vita a personaggi, perché nonostante sia laureata in architettura ho sempre preferito la modellazione organica. È un po’ come scolpire e colorare miniature, però in un ambiente digitale.

INTERVISTA KARIM DI GENNARO

Mangaka

1. La prima domanda è di rito: Chi è Karim?

Sono un ragazzo di 19 anni a cui piace molto disegnare e che spera un giorno di raggiungere un livello tale da permettergli di essere apprezzato da un vasto pubblico. Con il progetto Amon mi approccio al mondo dell’editoria per la prima volta, ma ovviamente spero che non sia l’ultima!

2. Complimenti per aver dato vita al fumetto di Amon. Quali sono le difficoltà che hai riscontrato e come ti sei trovato a lavorare con l’autrice del romanzo?

Oltre ad alcuni imprevisti del mestiere l’unica grande difficoltà forse è stata dovuta alla mia poca esperienza nel mondo dell’editoria che ovviamente mi ha portato ogni tanto ad avere qualche dubbio sulla validità del mio lavoro, insomma, un po’ di insicurezza.

Non ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con la sceneggiatrice, che è anche l’autrice del romanzo originale, ma ricevevo semplicemente la sua sceneggiatura, svolgendo poi il processo per trasformare Amon in un manga.

3. Quali reazioni vi sono state durante l’Amon tour da parte degli amanti del fumetto?

Ho seguito l’Amon tour, ma ovviamente il mio lavoro era in elaborazione e di reazioni ne ho viste poche. All’uscita del volume spero in qualche commento positivo!

INTERVISTA MARILENA WU

Character designer

1. Ciao Marilena, potresti parlarci un po’di te?

Ehm… In realtà non c’è molto da dire su di me. Sono una ragazza semplice, amante di anime e manga, una passione che mi ha spinto nel mondo del disegno, o forse è accaduto il contrario?

Penso che disegnare sia l’unica cosa che non mi annoierà mai. Posso stare una intera giornata a creare senza stancarmi… Anzi, in realtà il tempo vola talmente veloce quando disegno che senza neanche accorgermene passano ore.

2. Potresti spiegare ai nostri lettori cosa significa essere il Character design?

Sebbene io abbia ancora molta strada da fare per sentirmi una professionista mi sento di dire che il character designer è una sorta di mamma che partorisce una creatura da un’ idea, da un concept o da una semplice ispirazione. Osservi il personaggio che dalla tua mente prende lentamente forma in un abbozzo deformato, e man mano emerge, fino a diventare un qualcosa di riconoscibile, creandosi così una sorta di imprinting.

Creare un personaggio random è facile, ma plasmare un personaggio che sia carismatico, originale e dotato di personalità nonché di anima, è un lungo processo! Non sempre i risultati finali sono soddisfacenti, ma se attraverso il design riesci a trasmettere a chi guarda la dinamicità del carattere di un personaggio, beh allora quello è senz’altro un lavoro ben riuscito!

Ho sempre dato un’enorme importanza ai personaggi all’interno di una storia, è il primo elemento che osservo prima di immergermi in qualche avventura. Non a caso due dei miei mentori sono Tetsuya Nomura e Huke, due famosi character designer!

In Amon non caratterizzo i personaggi umani, bensì tanti demoni. Da un certo punto di vista sono facilitata dalle descrizioni dettagliate di Paola e dai disegni di Sara, però quando ti ritrovi a creare numerosi demoni, il difficile è distinguerli e nello stesso tempo renderli simili in modo che si identifichi di quale tribù facciano parte!

3. Siete tutti ragazzi dinamici e professionisti del vostro settore. Quale rapporto si è instaurato fra di voi?

Almeno per quel che mi riguarda non mi considero ancora una professionista, ma dinamica certamente sì! Quello sempre e comunque quando si tratta di disegnare. In più fare parte di un team composto da persone di diversa età e professione (con sicuramente più esperienza di me nel campo) mi sprona a migliorare.

È un team in continua evoluzione, che mi fa sentire a mio agio perché ci si può sempre mettere a confronto!


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