Intervista a Kevin J. Anderson


di Alexia Bianchini

A Novembre 2010 è uscito un romanzo, edito dalla Zero91, che ha attirato subito il mio interesse. Ovviamente sono una delle molte fan di Superman e veder quel marchio, il suo marchio, stampato in copertina, mi ha incuriosito; oltretutto era verde, verde come la kriptonite. Letto il titolo non avevo più dubbi, dovevo comprarlo!

Ciò che mi ha spinto a voler intervistare questo autore nasce anche dalla sua bibliografia, così ricca di titoli conosciutissimi nel mondo intero, e la curiosità di porgli domande sul suo modo di vivere la scrittura è stata finalmente appagata.

Kevin J. Anderson (Wisconsin, 1962) è un autore americano di Science Fiction. Ha scritto 29 bestseller tra cui i romanzi spin-off per Star Wars, StarCraft, Titan A.E. e X-Files. E’ anche il coautore dei prequel della saga Dune insieme al figlio dell’autore di questo capolavoro. I suoi lavori includono la serie della Saga of Seven Suns e Assemblers of Infinity (nominato per il premio Nebula Award). Ha anche scritto diversi fumetti tra cui Star Wars – Tales of the Jedi, Predator e X-Files. Anderson fa parte della giuria del premio Writers of the Future. Vive in Colorado insieme alla moglie Rebecca Moesta, autrice di fantascienza. Per i 75 anni di Superman Kevin J. Anderson ha scritto Gli ultimi giorni di Krypton.

Superman, l’ultimo figlio di Krypton, è stato inviato dentro una navicella sul pianeta Terra. Era appena un bambino e quel viaggio spaziale era il gesto disperato di un padre che salvava la vita al suo unico figlio poco prima dell’esplosione del suo pianeta. A parte questo famosissimo antefatto, non si sa niente di ciò che ha causato quel drammatico ultimo giorno. Questo romanzo è un autentico prequel che colma la lacuna per tutti gli appassionati di Superman, con una storia che sembra ispirata agli ultimi giorni di Pompei, uno scenario apocalittico con forti eruzioni vulcaniche e terremoti. Un autentico racconto epico che narra la spettacolare storia di Jor-El e Lara (i genitori di Superman), del Generale Zod e del destino del pianeta Krypton.

INTERVISTA

1. Da dove nasce questa passione per la fantascienza?

Fin da quando ero un ragazzo, mi divertivo a guardare film di fantascienza, leggere fumetti e romanzi sullo spazio. Dato che ho amato davvero molto la fantascienza, andai all’università per diventare un astronomo e un fisico, invece decisi poi che desideravo creare le mie storie.

2. Cosa ti spinge ad analizzare nel profondo Saghe note a livello mondiale?

Prima di diventare uno scrittore, ero già un fan di molte serie popolari di questo genere. Ho visto STAR WARS al teatro originale del cinema e guardavo STAR TREK ogni settimana in TV. Ho letto moltissimi fumetti di Superman e Batman, e così fu davvero eccitante quando mi si chiese di scrivere nuove storie ambientate in quell’universo. DUNE è sempre stato il mio romanzo di fantascienza preferito, e sono stato davvero onorato di essere il prosecutore della saga basata sulle note di Frank Herbert.

3. Secondo te, come mai appassionano persone di ogni età e ceto sociale?

La fantascienza, specialmente quella sul genere di Star Wars, Star Trek e Dune, è colma di idee e di emozioni, che aiutano le persone ad osservare un grande universo, forse per poter comprendere differenti paesi e culture sulla nostra amata terra, e anche a intrattenerci attraverso una bella storia.

4. Come definiresti le tue opere?

Mi piace lavorare in grande, storie generazionali con molti personaggi e diversi intrecci narrativi.

La mia saga di maggior successo – The Saga of Seven Suns – che è stata tradotta in molte lingue (ma non ancora in italiano!) racconta una grande storia attraverso sette densi volumi.

Il mio nuovo romanzo, The Last Days of Krypton, appena pubblicato in Italia, rappresenta l’epopea di come il pianeta originario di Superman sia arrivato alla fine, attraverso l’analisi di molti personaggi, delle loro storie, della politica fino alla distruzione del mondo intero.

5. Cos’ha significato entrare a far parte del mondo di Dune lavorando a stretto contatto con l’erede dello scrittore che l’ha creato?

Frank Herbert e il suo capolavoro Dune è stato di enorme influenza in quanto lettore, e ho studiato come questo importante autore fosse riuscito a scrivere le sue opere per imparare a mia volta a raccontare una grande storia. Quando morì, poco dopo la pubblicazione di CHAPTERHOUSE DUNE (La rifondazione di Dune), la storia è rimasta incompiuta per molti anni, fino a quando Brian Herbert ed io decidemmo di completare alcune opere di suo padre immaginando cosa avrebbe scritto lui. Lavorare nello stesso universo di questo capolavoro è stato un grande onore per me.

6. Quali sono gli aspetti più salienti delle trame che devi analizzare per poter dar vita al prequel e al sequel?

La parte più importante è quella di catturare l’essenza di ciò che ai fan e ai lettori è piaciuto nell’originale. Nello scrivere un romanzo di Star Wars, devo essere certo di fare in modo che venga sentito come un romanzo di Star Wars. Persone che hanno letto uno dei nostri libri su Dune dovrebbe percepire una’esperienza simile a quella di quando hanno letto Dune. E bisogna essere sempre coerente ai personaggi e all’impostazione originale.

7. Hai trovato maggior difficoltà a dover scrivere in ambientazioni fantastiche create da altri autori o quando hai dovuto dar vita ad un romanzo originale?

Mi diverto con entrambi, però presentano sfide diverse. Nei miei romanzi, come Saga of Seven Suns (Saga dei Sette Soli) o nel nuovo romanzo HELLHOLE con Brian Herbert, c’è la libertà di costruire tutti i personaggi, le ambientazioni, o le storie che voglio. D’altra parte, scrivendo di Dune, di Star Wars, o nell’universo di Superman, devo prendere in prestito i personaggi di qualcun altro, ma sono personaggi che i lettori già adorano, e così arrivano ai tuoi libri già sapendo che sono come loro li vogliono.

8. Quali sono i personaggi che preferisci psicanalizzare nei tuoi scritti?

Mi piace psicanalizzare i cattivi quando sto scrivendo, in modo da entrare nella loro mente cercando di determinare ciò che li trasforma in assassini o fanatici. Questa è la parte più interessante per me: vedere come ha fatto una persona a diventare cattiva.

9. Nel tuo ultimo romanzo, Gli ultimi giorni di Krypton, hai dato vita ad un mondo che tutti conosciamo, ma in maniera effimera, quasi fosse un misero eco ridondante nello spazio infinito. In cosa si differenzia la loro società rispetto alla nostra e dove invece l’uomo e il kriptoniano sono simili?

Grazie a tutti gli anni di fumetti su Superman e dalle sue storie, i fan conoscono alcuni dettagli sul pianeta Krypton, ma non molto, e nulla circa la storia o i fatti del perché il pianeta esplose. Ne Gli ultimi giorni di Krypton ho preso tutti quei piccoli richiami di varie storie a fumetti e le ho usate per rimpolpare una storia veramente grande per poter dipingere il quadro di questa meravigliosa società. Gli eroi su Krypton: i genitori di Superman Jor-El e Lara, il padre di Supergirl Zor-El; e il malefico Generale Zod e Brainiac sono grandi personaggi. Jor-El e Lara sono innamorati e cercano disperatamente di salvare il loro unico bambino dalla distruzione imminente, ma Jor-El vorrebbe salvare anche il suo pianeta, sebbene nessuno ascolterà i suoi avvertimenti.

Ciò può accadere su un pianeta alieno, ma è una storia che dovrebbe riguardare anche a noi esseri umani.

10. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ho già scritto un altro romanzo per la DC Comics, ENEMIES & ALLIES (nemici e alleati), che racconta del primo incontro tra Superman e Batman. Sto finendo una trilogia Fantasy, Terra Incognita, sulle navi a vela e mostri marini, che credo sia uno dei miei lavori migliori. Brian Herbert ed io abbiamo appena pubblicato un nuovo romanzo di fantascienza chiamato HELLHOLE.

Un ringraziamento a questo grande autore per essersi concesso ad una mia intervista e un grazie speciale alla casa editrice Zero91, sempre cordiale e disponibile, per avermi fatto da tramite.


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