Il segreto dell’alchimista. I signori delle colline.


Nella Saga delle Terre, di Antonia Romagnoli, l’elemento fantastico si fonde alla perfezione con il giallo.

Nel Segreto dell’Alchimista il clima misterioso avvolge le Terre sin dal prologo, che ha catturato da subito il mio interesse di lettrice. La scoperta del crudele omicidio ai danni di uno dei maghi più potenti mette in allarme i sapienti dell’accademia di Palaistra e i sovrani dei regni confinanti.

Le aspettative del lettore s’accrescono con il disseminarsi di nuovi delitti e di indizi ben dosati, presentati dall’autrice con uno stile mai noioso. Ho trovato in particolare molto intrigante il modo in cui fa emergere nel primo libro il passato di Ester, un personaggio dalla personalità e dal background completi e davvero ben curati, spiegando così l’origine della magia naturale che nelle Terre la rende Magistra; Ester però non è nata e cresciuta nel mondo creato da Antonia, e questa scelta ha permesso all’autrice di narrare, anzi di far vivere al lettore con estrema efficacia i dilemmi della protagonista e degli altri personaggi, tutti ben approfonditi e caratterizzati. È un attimo affezionarsi a personaggi quali Lexon e Dert, che personalmente ho adorato.

Antonia Romagnoli è un’autrice che dimostra anche piacevolmente di saper cercare nuove strade, nuovi e originali filoni sui quali indirizzare le proprie trame, anche nell’ambito di un progetto globale com’è quello di un’unica saga. Mentre, infatti, ne “Il Segreto dell’alchimista” si armonizzano il mistero e la vicenda amorosa che coinvolge direttamente Ester e Nimeon, ne I Signori delle Colline emerge l’elemento politico, altrettanto interessante e ben intessuto dall’autrice nel resto della trama. Il pericolo rappresentato dalle Nebbie che minacciano tutte le Terre richiede una collaborazione tra diverse razze degli umani, delle shlamidre e delle faiirie, e i rapporti non sono sempre sereni. Spesso, anzi, sono molto problematici.

Lo stile di Antonia sa essere profondo e misterioso, scorrevole e capace di catturare il lettore con dialoghi brillanti e accattivanti, ma soprattutto in grado di non tradire le aspettative riguardo la trama, assicurando finali intensi ed efficaci, complice la padronanza delle tecniche letterarie e – cosa non meno importante – la capacità di dare vita a cattivi davvero “coi fiocchi”.

Aspetto quindi con entusiasmo di poter mettere le mani sul volume conclusivo, per potermi immergere di nuovo nelle Terre.

FRANCESCA POGGIOLI


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