Daniela & Daniela – due fumettiste D.O.C.



A cura di Vincenza Lancione

Il Fantasy non è solo libri e ce lo dimostrano a gran voce queste due meravigliose artiste, Daniela Serri e Daniela Orrù, che dal 2002 pubblicano Graphic Novels con uno stile assolutamente raffinato e invidiabile.

Il loro successo è arrivato la Germania e l’America, vincendo vari premi.

In particolare vi voglio parlare di una loro serie, incentrata completamente sui vampiri.

Ho avuto l’onore di intervistarle, a voi… Buona lettura!

INTERVISTA A DANY & DANY

 

1. I vampiri sono l’elemento portante delle vostre opere. Com’è nata questa passione?

Dall’incontro tra due amori: il decadentismo de “Il ritratto di Dorian Gray” e il fascino di una figura che, in diverse forme, è presente un po’ in tutte le tradizioni del mondo, fin dalla notte dei tempi. Poi, con le Cronache di Vampiri di Anne Rice, abbiamo ricevuto il colpo di grazia.

2. State dando vita ad una vera e propria saga… Iniziata con Lemnisca. Di quanti numeri è composta sino a ora?

Le tappe della serie di “Dàimones” sono un po’ complesse, perchè non abbiamo potuto lavorarci continuativamente come avremmo voluto.
Per ora, le pubblicazioni principali sono 3.
“Lemnisca” è una graphic novel uscita nel 2003, una sorta di canovaccio in realtà, in cui vicende e personaggi muovono i loro primi passi secondo linee che non sempre seguiremo alla lettera nelle pubblicazioni successive. Questo perchè si tratta, appunto, di un tracciato.
Nel 2006 esce poi un teaser, intitolato “Dàimones”, un breve episodio che può essere letto indipendentemente da “Lemnisca”, ma che al tempo stesso mostra uno spaccato della serie. A questo punto, avremmo tanto voluto far seguire immediatamente il primo volume… Invece di lì a poco abbiamo cominciato a lavorare per la Yaoi Press negli Stati Uniti e la cosa ci ha assorbite a tempo pieno con nuove graphic novels a tema yaoi. Quindi, nostro malgrado, il progetto della serie è rimasto ancora una volta in cantierre.
Finchè nel 2010 Edizioni BD non ha pubblicato “Dàimones – Ex tenebris”, quello che a tutti gli effetti può essere considerato il primo volume della serie. Autoconclusivo, ma con un finale che dà modo di cucire un seguito.

3. Dopo Daimones ex tenebris, finito con un punto di domanda, ora state lavorando a Daimones prima Lux. Verranno svelati i misteri lasciati in sospeso?

Assolutamente sì. E ne creeremo di altri, ovviamente.

4. Voi lavorate insieme ormai da tantissimi anni e il vostro stile meraviglioso si mescola alla perfezione. E’ sempre stato così?

No, un tempo lavoravamo ognuna per conto proprio su fumetti diversi e i nostri stili erano meno simili, anche se già con un gusto estetico di matrice comune. A volte ci chiediamo come sarebbe se ci ritrovassimo di nuovo a lavorare separatamente…

5. Come procedete per la stesura di un nuovo numero? Partite dai dialoghi o dai disegni?

Partiamo sempre da un’idea di fondo, poi mettiamo su un soggetto e via con la sceneggiatura. I disegni arrivano solo alla fine.

6. Il vostro successo vi ha portato a vincere anche numerosi premi all’estero, specialmente in America, dove avete spopolato tantissimo. L’Italia è ancora troppo bigotta per apprezzare al meglio i vostri manga occidentali?

Il dibattito è ancora aperto. Da una parte c’è un generale conservatorismo e snobismo, dall’altra c’è un mercato in crisi che ha paura di sperimentare. Le due cose si peggiorano a vicenda. Comunque, è un atteggiamento che caratterizza più gli “addetti ai lavori” che i lettori.

7. Anche perché, oltre a questa serie, avete disegnato molti manga in tema yaoi, che per chi non lo sapesse tratta di vicende omosessuali tra persone di sesso maschile. Come vi siete avvicinate a questo genere?

Anche in questo caso, c’è lo “zampino” delle Cronache di Vampiri di Anne Rice. Il nostro esordio sulla rete è stato proprio con una serie di gallerie di fanart yaoi, e non, ispirate ai suoi personaggi: esseri soprannaturali, bellissimi e immortali. Ci è sembrato ovvio che creature del genere potessero vivere l’amore al di là di una certa ristrettezza mentale tipicamente umana.

8. Tornando ai vampiri… è tutto frutto della vostra immaginazione o avete fatto delle ricerche, per esempio per l’Ordine? Qualcosa è basato su leggende reali?

L’idea stessa dei dàimones non è nostra. Nostra è la rielaborazione in chiave “vampirica”, ma il punto di partenza è stato il daimon della mitologia greca: un essere a metà tra l’umano e il divino, una sorta di “angelo” che mette le due realtà in comunucazione. Il nostro daimon è il tramite attraverso cui i vampiri possono acquisire la capacità di tollerare la luce del sole, tipica degli umani. In generale, dietro alla lavorazione di “Dàimones” c’è uno studio non solo delle tradizioni popolari sui vampiri, ma anche uno studio storioco e sull’esoterismo. L’intento è quello di proporre una nuova figura di vampiro in un nuovo background, cosa non facile, vista la mole di materiale letterario, fumettistico e cinematografico su questo tema.
Per quanto riguarda l’Ordine, non ci siamo rifatte a nulla in particolare, se non alle tante istituzioni analoghe che sono esistite ed esistono ancora tra gli esseri umani. Mentre, a proposito della Krypteia, possiamo dire di esserci rifatte alla misteriosa organizzazione dell’antica Sparta, di cui ancora gli studiosi danno diverse interpretazioni. Noi abbiamo scelto quella per cui sarebbe stata una sorta di polizia segreta.

9. Altro argomento portante è il culto della Dea Madre, diffuso nelle religioni neo pagane. La Sardegna, la vostra terra, è intrisa di questo credo. Questo nasce dunque da una personale esperienza?

In realtà, è il culto più ancestrale che possa esserci, presente pressochè in tutte le mitologie. Per questo ci è sembrato naturale che una civiltà millenaria come quella dei nostri vampiri, arrivata fino ad oggi, sia rimasta legata al culto originario. Poi, ovviamente, non tutti i vampiri hanno la stessa dimensione spirituale, esattamente come capita fra gli umani.
L’esperienza personale nasce nella misura in cui fin da bambine abbiamo avuto familiarità con la figura della Grande Madre, molto presente sia nell’archeologia che nell’artigianato della nostra terra.

10. A che punto siete con la stesura di Daimones prima lux?

Siamo nella fase “revisione”. Ci siamo dovute fermare per qualche mese e ora che possiamo finalmente rimetterci al lavoro sulle tavole, abbiamo realizzato che sono necessari dei cambiamenti. Questi potranno interessare addirittura la sceneggiatura.

11. Che progetti avete in serbo per il futuro?

Un passo per volta. Quindi “Prima lux” e, auspicabilmente, i volumi successivi.


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