Otto autori per un flash mob letterario: così nasce l’antologia


Prendete otto autori. Metteteli in una sala suggestiva scavata nella pietra in epoca medievale e decorata con le opere di giovani e promettenti artisti. Dategli un pc, tre ore di tempo (scarse) e un’ambientazione fantasy di stampo classico ma originale. Lasciateli riposare e tirateli fuori solo a cottura ultimata. Ed ecco che avrete la vostra antologia di racconti, frutto del primo flash mob writer fantasy ideato dalla vulcanica Filomena Cecere e ospitato nei locali del Laboratorio Creativo “Altresì”, a Nepi (Viterbo), allestiti per l’occasione dai tre “padroni di casa”: Fabio Pugliesi, Chiara Giovanale e Valerio Burgio. Il tutto rientra nell’ambito delle iniziative in occasione della terza edizione del festival del fantastico “Imaginarium Latina fest”, ormai una tradizione nel panorama degli eventi dedicati al fantasy e alla letteratura, che tornerà come ogni anno a luglio.

Una giornata intensa, quella di sabato 5 aprile, dedicata al fantasy in tutte le sue sfaccettature, con la “gara” tra gli otto autori (Filomena Cecere, Monica Serra, Francesca Costantino, Loriana Lucciarini, Marta Tempra, Stefano Mancini, Elisabetta Zanello ed Elena Fantini), che al mattino si sono “sfidati” nell’impresa di creare un racconto partendo da un mondo inventato dall’Associazione Culturale Chimera, e dunque sconosciuto agli autori fino al momento di mettersi alla tastiera. Momenti di panico nel rendersi conto del poco tempo a disposizione per ideare una storia, dargli vita e metterla su carta. Poi, con in sottofondo solo l’accompagnamento di dita frenetiche che battevano sui tasti, tutti al lavoro. Fino alle 13, quando come ai tempi della scuola e dei temi in classe è suonata la campanella e la “professoressa” Cecere ha “ritirato” i compiti. E proprio come a scuola, mentre si andava tutti a pranzo in un ristorantino niente male poco distante (pranzo luculliano, casomai ve lo steste chiedendo), via a scambiarsi i pareri e i commenti, tra un bicchiere di vino e un piatto di fettuccine.

Chiusa la parentesi mangereccia, si torna nell’antro a raccontare ognuno il proprio racconto, con qualcuno che preferisce parlarne a braccio e qualcun altro che sceglie invece di leggere un suo brano. Ma la giornata è appena a metà. E con l’orologio che corre, si va verso la presentazione delle opere già pubblicate delle autrici Monica Serra, Francesca Costantino, Filomena Cecere ed Elisabetta Zanello, che in una tavola rotonda improvvisata raccontano la loro passione, i sacrifici dietro la realizzazione di un libro e la loro soddisfazione nell’essere riuscite a realizzare i loro sogni.

Poi è tempo di un altro tipo di arte, non sotto forma di scrittura, ma piuttosto visiva. Alle 18 è stato infatti inaugurata la prima esposizione di design autoprodotto del 2014, un allestimento volto a mostrare l’essenza dell’oggetto, a monte della sua concezione, che proseguirà fino al 4 maggio. “La selezione di opere – si legge nel comunicato dell’evento -, attentamente ricercate nel vasto mondo del design autoprodotto, vera espressione del made in Italy, annovera numerose personalità di spicco a carattere nazionale: le eleganze di cuoio dipinto di Baiadera, le originali creazioni dei Fratelli Matteo, la cura sartoriale applicata ai materiali recuperati di PecoraNera, l’intimità e lo stupore delle proposte di 27C by G. Abriola, gli esclusivi orologi di D. Ciciriello, l’artigianato che si fa arte con La Quercia Ventuno, le affascinanti sculture lignee di G. Suardi e le eleganze dei tessuti decorati di Pollycat in the moon by I. Carlone”. Tanta roba da vedere. Tanti artisti da conoscere e con i quali scambiare opinioni, idee, pensieri, in un contesto e in un clima che ancora una volta ha messo in mostra che cosa è possibile fare con tanto impegno, buona volontà e passione.

 

Stefano Mancini