Dopo l’acquisizione multimilionaria di Whatsapp, l’azienda di Mark Zuckerberg mette a segno un altro colpo decisamente inaspettato.
Ma cos’è Oculus Rift?
Si tratta di un vero e proprio schermo da indossare sul viso (un HMD, head-mounted display) utilizzabile per la realtà virtuale.
Diversamente da altri progetti simili (e spesso fallimentari, si pensi al Virtual Boy di Nintendo), il dispositivo aveva già conquistato critica e pubblico, raccogliendo pareri positivi nella maggior parte dei contesti nei quali è stato presentato. Le sue caratteristiche salienti sono la bassa latenza e un ampio campo di visuale. Sviluppato da Oculus VR ha ottenuto un finanziamento di 16 milioni di dollari di cui 2,4 milioni dalla campagna Kickstarter, l’ormai utilizzatissimo portale per il finanziamento volontario online. L’ennesima imponente operazione messa in campo da Facebook ha avuto un costo di ben due miliardi di dollari, con 400 milioni netti e la restante parte in azioni.
Trattandosi di un progetto pensato soprattutto per il mondo dei videogames, c’è da chiedersi che intenzioni abbiano Zuckerberg e soci riguardo ai futuri utilizzi del dispositivo. In risposta al quesito arriva questo comunicato ufficiale:
“Facebook vuole estendere i vantaggi di Oculus nel gaming in nuovi campi”
“La nostra missione è rendere il mondo più connesso – Il gaming sarà il primo passo e i piani di Oculus non cambieranno, anzi, speriamo di accelerarli. Questo però è solo l’inizio. Immaginate di usarlo per vedere una partita dal lato del campo, per studiare in una classe ovunque nel mondo, o di consultare un dottore faccia a faccia. Sono solo alcuni dei potenziali usi”.
Mark ha poi aggiunto:
“Dopo l’era mobile sarà la realtà virtuale a dominare la scena, è la storia di quest’industria: ogni dieci o quindici anni le cose cambiano in modo radicale. Questa acquisizione è un investimento per essere competitivi e al passo coi tempi nel lungo periodo, se il mobile è la piattaforma di oggi noi vogliamo già cominciare a puntare su quella che sarà la piattaforma di domani.”
Un’ottica decisamente avveniristica e ricca di potenziale, soprattutto considerando le ingenti somme di denaro che compagnie come Facebook sono in grado di investire. Nonostante ciò, non tutte le reazioni a quest’acquisizione sono positive. In molti temono che Facebook possa distogliere l’attenzione dal settore videogames puntando su utilizzi alternativi, più tendenti al social e alla realtà aumentata.
In particolare, i primi mugugni arrivano da Markus ‘Notch’ Persson, creatore del celeberrimo videogame “Minecraft“. Era inizialmente prevista un’edizione del titolo proprio su Oculus Rift, ma tale edizione è stata cancellata in seguito alle notizie delle ultime ore. Egli stesso ha twittato con toni piuttosto aspri:
“Eravamo in trattativa per portare, forse, una versione di Minecraft su Oculus. Ho appena cancellato la cosa. Facebook mi spaventa.”
Ha poi aggiunto nelle ore successive:
“Facebook non è un’azienda di appassionati di tecnologia. Facebook non è un’azienda che sviluppa tecnologie da gioco. La storia ci insegna che Facebook sia interessata ad espandere il proprio bacino di utenti, con l’unico interesse reale verso l’aumento di questo numero.“
Altre reazioni arrivano da Shuhei Yoshida, di Sony Worldwide Studios, ancora una volta su Twitter:
“Wow, non mi aspettavo proprio questa cosa, congratulazioni!”
Il fatto di non aver interpellato in alcun modo i donatori di Kickstarter ha inoltre creato ulteriori malumori, ma come lo stesso Yoshida ha dichiarato rispondendo ai commenti di diversi utenti infastiditi dalla cosa: i funders di Kickstarter non possono essere parificati ai veri e propri investitori.
Resta da vedere quali saranno le ulteriori reazioni alla questione, e come Sony vorrà regolarsi con la strada intrapresa dal loro Project Morpheus, per molti diventato l’unico vero punto di riferimento per la realtà virtuale nel mondo del gaming in seguito a queste ultime notizie.
E voi cosa ne pensate? Restano vive le grandi speranze riposte nel dispositivo, o la tendenza social porterà ad una tragica degenerazione dell’idea originale?
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