La detrazione fiscale sui libri non ce l’ha fatta


Books HDÈ notizia di questi giorni: la detrazione fiscale sull’acquisto di libri introdotta nell’articolo 9 del decreto “Destinazione Italia” è stata trasformata, sostituendo nel testo le “persone fisiche e giuridiche” con “esercizi commerciali che effettuano la vendita di libri al dettaglio”. Come spiega L’Espresso, il bonus è per i librai e riservato agli acquisti effettuati da studenti con reddito familiare inferiore a venticinquemila euro annui. È ancora poco chiaro come sarà l’attuazione: si prevede un voucher che lo studente presenterà al libraio, il quale si troverà ad anticipare lo sconto per poter rivendicare in seguito il credito d’imposta, legato a un finanziamento di cinquanta milioni di euro che la Commissione europea non ha ancora approvato.
L’onorevole Marco Causi, professore di economia e autore dell’emendamento che depenna le “persone fisiche e giuridiche”, spiega nel suo blog i motivi della scelta. Oltre ai vari librai che si sono fatti vivi personalmente con commenti, Alberto Galla, presidente dell’associazione dei librai indipendenti italiani, non si mostra entusiasta all’idea che i librai già alle prese con bilanci in rosso si facciano carico di uno sconto dalla copertura incerta.