Recensione de ‘Il Patto della Viverna’ di Maurizio Vicedomini


Recensione de ‘Il Patto della Viverna’ di Maurizio Vicedomini.

A cura di Monique Scisci

 

Il Patto Della Viverna (2012)

Autore: Maurizio Vicedomini

Edizioni: Ciesse Edizioni

Collana: Gold

Pag: 304

Prezzo: 16,00 (versione cartacea) 5,00 (versione e-book)

ISBN libro: 978-88-6660-054-1

ISBN eBook: 978-88-6660-055-8

Note Biografiche dell’autore:

Maurizio Vicedomini é studente di Lettere Moderne presso l’università Federico II di Napoli, chitarrista del sabato sera e cintura nera di Taekwondo. Appassionato lettore e studioso di letteratura fantastica sotto ogni aspetto, scrive da anni romanzi e racconti, ma solo di recente si è affacciato al mondo editoriale. Per le Edizioni Diversa Sintonia ha pubblicato Myrddin di Avalon (2012), un racconto lungo in e-book di fantascienza storica ispirata alle leggende arturiane. Ha inoltre pubblicato diversi racconti in antologie. Cura la rubrica FantaCliché su TrueFantasy e scrive articoli per Fantasy Planet e Fralerighe.

 

Quarta di copertina:

Nel freddo nord della taiga, un’armata scheletrica rade al suolo un villaggio dopo l’altro, avanzando verso il sud più profondo. Sopravvissuti alla distruzione, Tiros, Khalin e Alannah inizieranno la loro caccia contro un nemico che governa la negromanzia, forte dei poteri di un antico legame. Ma al patto si contrappone una promessa: la promessa di un cacciatore bramoso di vendetta, disposto a fronteggiare la morte stessa pur di portare il giusto riposo al suo popolo.

 

Estratto dal libro:

L’anziano fece per allontanarsi nella foresta, camminando con passo lento e cadenzato.

«Non mi hai ucciso, vecchio» gli urlò dietro Tiros, «non farò distinzione: che sia nera o grigia la tua tunica, sei mio nemico quanto loro».

Nel vedere che l’uomo non sembrava intimorito, continuò: «Fa’ in modo che le nostre strade non si incrocino mai».

«Ho altro da predisporre adesso, Tiros del Vento di Luna. È comunque mia intenzione tornare a farvi visita più avanti. Aspetta con desiderio quel momento, perché ti saranno rivelate molte cose».

Il vecchio svanì nella foresta come se non fosse mai apparso. Tiros rimase incatenato a quelle liane per ore, fin quando l’esercito di uomini coperti d’ossa non ebbe lasciato ciò che rimaneva del villaggio. Il cacciatore osservò la loro direzione: sud-ovest.

Quando infine se ne furono andati, le liane si ritirarono, lasciandolo in ginocchio e incapace di muoversi. Il dolore si mischiò alla rabbia, al desiderio di vendetta.

Con ira strinse la mano intorno all’impugnatura della zweihänder, mentre il vento carico di cenere lo attraversava debolmente. Ancora troppo stordito per alzarsi, sentì dei passi dietro di sé. Sapeva che si trattava di Khalin e Alannah, ma non mosse nemmeno un muscolo per voltarsi nella loro direzione.

Come se fosse ancora imprigionato dalle liane del vecchio, Tiros rimase in ginocchio, lo sguardo smarrito in ciò che aveva visto.

In ciò che aveva perso.

 

Recensione:

Il Patto della Viverna è un romanzo di stampo classico o meglio, Sword & Sorcery, come afferma lo stesso Autore. Che cosa significa? Letteralmente il termine indica Spada e Stregoneria e definisce un sottogenere della narrativa fantasy, nel quale sono presenti eroi in conflitto con spietati antagonisti dell’universo soprannaturale. Ha una posizione di rilievo l’azione che, in questo romanzo, l’autore descrive tramite un ritmo incalzante, enfatizzando scene di lotta tramite uno stile fluido e veloce, senza fronzoli di troppo, insomma. Riproduce le scene in modo realistico dando ai personaggi il giusto movimento.

Degna di nota la scelta della lingua utilizzata per gli incantesimi e i rituali, “Non è formata da parole create e messe lì per caso” sostiene Maurizio Vicedomini “le frasi presentano una struttura sintattica e morfologica comune, ho gettato le basi per la lingua del mio mondo con un’attenta pianificazione e uno studio consapevole, evitando l’effetto ‘parole digitate a caso’”.

Ne Il Patto della Viverna, la vendetta è il tema dominante, muove uomini surclassati da eventi tragici, e da un misterioso potere cui il mondo sembra soccombere.

Si apre sulla distruzione di un piccolo villaggio nella tundra a opera di guerrieri rivestiti da armature di ossa. La descrizione dell’ambientazione è ben fatta e permette al lettore di decodificare sin da subito il genere narrativo.

Tiros, capo cacciatore della Tribù del Vento di Luna, assiste inerme allo scempio della sua gente, costretto all’inerzia dall’incantesimo del druido Kolios, le cui intenzioni sono dubbie. La brama di vendetta e l’odio che il giovane nutre nei confronti di coloro che hanno sterminato il suo popolo, è tangibile sin dalle prime pagine, nonostante l’Autore abbia preferito mostrare la caratterizzazione dei suoi personaggi con lo svolgersi degli eventi.

Ad affiancare Tiros sarà Alannah, unica figura femminile, cacciatrice e amica di sempre e Khalin, il suo mentore. Rimasti anch’essi soli dopo il massacro del villaggio, decideranno di seguire Tirso nel folle tentativo di vendicare la Tribù.

Il gruppetto parte alla ricerca dell’ oscuro esercito capeggiato da Negromanti, individui spietati che invocano il potere dei morti tramite la pratica di magia nera e succhiano la linfa vitale delle vittime.

Analizzando il romanzo nel dettaglio, posso dire che la trama è ben costruita e credibile, non ho ravvisato fastidiosi buchi che possono riscontrarsi nelle opere prime. La vicenda coinvolge grazie al punto di vista che si sposta di volta in volta, rimbalzando da un personaggio all’altro creando equilibrio. Tutto ha significato e gli eventi sono ben collegati fra loro.

I protagonisti sono interessanti, nonostante suscitino poca empatia. Ho trovato molto affascinate la figura di Elian.

L’elemento che più mi ha coinvolto è lo stile narrativo, semplice e d’impatto. Anche se i dialoghi non riescono a dar voce come dovrebbero ai personaggi, oggettivamente l’effetto è equilibrato, godibile nell’insieme.

Il Patto della Viverna è un bel romanzo d’azione, meritevole e soprattutto italiano, quindi assolutamente consigliato, in cui gli elementi si fondono in una storia adrenalinica, fra sangue, combattimenti e poteri antichi.

 

 


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