LA VIA DELL’ACCIAIO di Alfonso Zarbo


Recensione del libro LA VIA DELL’ACCIAIO di Alfonso Zarbo

a cura di Fiorella Rigoni

BIOGRAFIA

Alfonso Zarbo nasce il 24 febbraio 1987 in provincia di Agrigento ma vive a Lenno, un piccolo paese del lago di Como.

Scrittore di romanzi e racconti sword and sorcery, action-thriller e dark fantasy, Alfonso Zarbo  è editor, consulente editoriale, presentatore di eventi, intervistatore per Fantasy Magazine e responsabile del marchio editoriale Nocturna per la sezione Fantasy. Il suo stile è stato definito “affilato come una katana”. In occasione del Lucca Comics And Games 2011, è stato portavoce di Licia Troisi e Paolo Barbieri in merito alle anticipazioni ufficiali sulla saga I Regni di Nashira e sul volume illustrato Favole degli dèi per il portale online di Mondadori. Sito ufficiale: www.alfonsozarbowriter.com

SINOSSI

La Via dell’Acciaio non conosce scrupoli. Chi la percorre è costretto a patire l’angoscia nel cuore e il gelo nell’anima. Persino per Aradras e Uldaric, un tempo seguaci delle tenebre, non sarà facile riscattare il passato. La spada stretta nel pugno impone loro di affrontare un sentiero di pericoli e inganni, in bilico sulle lame rosse di sangue impugnate dalle armate dell’Hexenmaister. Che cosa li attenderà adesso? A Nisroc, crocevia di soldati tra l’Isola di Sakaras e le Montagne Infuocate, corre voce di un terzo frammento dell’Artefatto di Ivengral. Ma Zadovàr, capitano dall’aspetto inquietante e un ingegno ancora più diabolico, farà di tutto per intralciare il loro cammino.

RECENSIONE

La via dell’acciaio è un fantasy epico. Un libro che, per una volta, non parla di amore e sesso, ma solo di guerra, amicizia e magia. Tanta guerra e moltissime battaglie si susseguono nelle sue pagine dando poca tregua al lettore.

Bisogna ammettere che l’autore ha un’ottima conoscenza delle armi nelle loro svariate forme.

Ambientato in un mondo immaginario, dove domina il terrore e la paura e dove il cielo è cupo e incombe sui protagonisti come una cappa destinata a schiacciarli. Lo scrittore ben disegna gli ambienti e le tetre atmosfere che li ammantano, calando il lettore in una sorta di limbo soffocante da cui vorresti fuggire, come fanno i protagonisti.

Le lotte intestine che imperversano tra i vari clan che popolano la saga di Ivengral e che continuano anche nella Via dell’acciaio sono molteplici.  La battaglia per la conquista del potere si fa sempre più ardua, man mano che il libro avanza. I cattivi usano ogni mezzo a loro disposizione per far trionfare il male e gli appartenenti alla schiera del bene cercano di contrastarli come possono.

La storia coinvolge fin dalle prime pagine, trasportando l’ignaro lettore in un mondo fantastico e ben congeniato. Le venature dark del libro ben si accostano ai personaggi carichi di inquietudini che popolano le lande desolate di questo libro.

Convincono i personaggi, ben strutturati e delineati, calati in questo mondo dove il caos e la paura la fanno da padrone. Coinvolgono le tante scaramucce descritte con dovizia di particolari che l’autore ha così ben dosato.

Libro interessante, soprattutto vista la diversità con quelli a cui l’editoria ci ha abituati nell’ultimo periodo.

 

 


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