Ultimo Orizzonte di Valentina Coscia


A cura di: Marco Montozzi
Recensione: “Ultimo Orizzonte”
Autore: Valentina Coscia
Ed: WePUb

È stata una piacevolissima scoperta questa di “Ultimo Orizzonte”.
L’autrice ci descrive un mondo futuro, un mondo che, nonostante abbia delle vestigia a rammentargli da dove venga è andato avanti.
Avanti ma non necessariamente “dritto”. Sono tanti i futuri che possiamo immaginare nelle nostre storie, più o meno plausibili, più o meno aderenti alla realtà.
Quello che ci viene descritto in questo lavoro è un futuro plausibilissimo, un mondo in cui è evidente che il tanto salmodiato innalzamento delle acque –conseguente allo sciogliemmo dei poli- c’è stato e che l’umanità per sopravvivere a questo e ad altri disastri ha trovato, anche in questo scenario, la sua via.

È una La Spezia del futuro quella di cui ci parla l’autrice, una La Spezia invasa dalle acque che, appunto,  sono salite inesorabili al seguito di una calamità o forse di altro?
Non è questo che interessa i “nostri” protagonisti, calati perfettamente in un mondo coerentemente umido come questo,  quanto il fatto che il muro che protegge la città dal mare aperto potrebbe cedere da un momento all’altro e una maledizione oramai dimenticata potrebbe partecipare a decretarne la fine!

L’eroe di turno, Artibano  Massacan, detto er semo, è quanto di meno eroico possa esserci.

Fifone di prima categoria, riluttante come solo un vero eroe potrebbe essere porta nelle sue grandi mani il destino del suo mondo, e per davvero suo malgrado, il destino della città!

Ma lui non vuole, non vorrebbe mai e poi mai partecipare a questo gioco tra dei tra divinità spesso più capricciose degli gli umani.

Plauso meritatissimo da chi scrive è la scelta di utilizzare uno scenario, quello ligure, perfettamente riconoscibile sia negli scorci che vengono descritti, sia nell’uso della toponomastica.
Altro punto a favore è stata la capacità dell’autrice di cogliere a pieni mani dalla tradizione locale e lavorarla fino a tramutarla in materiale esotico tanto risulta difforme e al tempo stesso familiare, nonché nella scelta dei nomi dei personaggi.
Anche loro, i protagonisti –e aggiungerei per fortuna- sfuggono alla oramai radicata abitudine di vedere i loro nomi ridotti a nomignoli anglicizzati quali Tommy per un Tommaso, o Max per un Massimo.

Una storia davvero bella, con un finale, per quanto lo consente l’ambientazione, classico per un’avventura che difficilmente si dimentica anche per l’amore del mare e delle conoscenze sue proprie, che Valentina Coscia è riuscita a profondere in questo lavoro.

Lavoro di cui in questi giorni è in preparazione il seguito la cui evoluzione potete seguire a questo link: http://www.theincipit.com/la-sentinella-del-golfo/

Valentina Coscia: da La Spezia, 35 anni, geologo con la passione per la lettura e la scrittura. Fieramente “bibliobulimica” e grafomane indefessa. Qualche concorso vinto, qualche partecipazione in antologie e un’inesauribile voglia di sperimentare generi, mischiarli e vedere cosa viene fuori.


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