BACIO IMMORTALE – AURORA R. CORSINI


Intervista ad Aurora Rubina Corsini

a cura di Evelyn Storm

 

 

Aurora Rubina Corsini – Bacio Immortale

 

Quando le loro labbra si incontrarono, timidamente, lentamente, Valo si promise che l’avrebbe solamente stordita. Pensò di concedersi qualche piccolo bacio, giusto uno spuntino. Ritrasse la mano, gli dispiaceva fare del male alla nuova amica di sua sorella.

La strada procedeva in lieve discesa fino a un piccolo piazzale circolare con al centro un pozzo. Dalla voragine scura, più scura della notte senza luna, saliva l’odore marcio dell’acqua stagnante misto alla polvere delle ormai sgretolate pietre secolari, che cadevano a tratti nell’acqua sottostante con tonfi e schizzi.

Il tanfo raggiunse le narici frementi di un’ombra alla ricerca di notizie. L’ombra abbandonò la piazza, disgustata da quel sentore di povertà e miseria. Procedeva lentamente, schivando i rigagnoli delle fogne che scorrevano al centro dei vicoli polverosi.

Allungava di tanto in tanto una mano, sfiorando con le punte delle dita l’intonaco grigio e scrostato che ricopriva i muri esterni delle abitazioni. Dopo si annusava a lungo le dita, tenendo gli occhi chiusi, accarezzandosi il viso con la polvere che vi si depositava. Respirava attraverso le innumerevoli tracce vitali che avvertiva, assaporando la ricchezza invisibile di quel luogo.

 

La scrittura della Corsini è davvero deliziosa, lineare, semplice e avvincente. La scelta di non raccontare immediatamente la dolorosa vicenda che ha cambiato la vita di Penny in negativo ha un potere magnetico sulla lettura, unito il tutto alla comparsa dei due Dei greci Apollo/Valo e Atena è un mix vincente per il lettore, che si appassionerà sempre più al libro.

(Stefania Paolozzi, Romanticamente Fantasy Forum)

 

 

Oggi su Fantasy Planet intervistiamo la giovane Aurora Rubina Corsini, autrice del libro Bacio Immortale, edito da La Corte Editore.

Note biografiche

Dopo gli studi classici, Aurora si è laureata al DAMS con una tesi sulla trilogia de Il Signore degli Anelli. Appassionata di film e romanzi fantasy, è sempre stata affascinata dalla mitologia greca. È sposata e ha una figlia di quattro anni. Bacio Immortale è il suo primo romanzo.

Sinossi

Gli Dei greci hanno abbandonato le vette dorate dell’Olimpo e vivono tra di noi. Dopo millenni di oblio e rimpianti, vagano infatti per il mondo rassegnati ad un destino da assassini, a cui è stata tolta persino la possibilità di amare. Basta il loro semplice tocco, infatti, per uccidere qualsiasi umano.
E mentre qualcuno trama nell’oscurità, cominciando a sterminare gli ultimi Dei rimasti sulla Terra, Atena e Apollo incontreranno Penny, una ragazza fragile e indifesa che pensa di non avere più alcuna ragione per vivere.
Ma il sentimento tra Penny e Apollo rivoluzionerà tutte le regole e, mentre immortali e umani non sono più al sicuro, una storia d’amore forte e passionale sconvolgerà le vite dei protagonisti.

Intervista all’autrice Aurora Rubina Corsini

 

1) Chi sei? Parlaci di te.

Se dovessi definire me stessa, direi che sono una mamma e una lettrice. Leggere, qualsiasi tipo di romanzi ma soprattutto fantasy, è un’attività che per me si è sempre accompagnata all’inventare storie, ma solo dopo la nascita della mia prima figlia ho deciso di metterle per iscritto. Bacio Immortale è nato come una storia che raccontavo a me stessa per non addormentarmi mentre lottavo contro l’insonnia della mia bambina, dopo qualche mese la storia era cresciuta tanto che, per non perdere ciò che avevo immaginato, mio marito mi ha spinto a scriverla. Perciò è grazie a loro che ho realizzato il sogno di diventare scrittrice. Adesso la famiglia è cresciuta ma continua le sue buone abitudini: mio figlio appena nato dorme poco e io sto scrivendo molto.

 

2) Com’è nata la tua passione per la mitologia greca?

L’epica e la mitologia mi hanno affascinata quando le ho studiate al liceo e, quando ho iniziato a plasmare i miei personaggi, ho capito che il mito si adattava perfettamente al mondo che stavo immaginando. La mitologia greca è uno dei fondamenti della cultura mediterranea: gli archetipi alla base dei miti sono tutt’ora attuali, i miti stessi spesso nascono da eventi storici reali, seppure lontanissimi nel tempo. Al di là dell’apparenza di esseri capricciosi che giocano con le vite umane, mi piacciono molto le figure degli Dei greci, forse i più “umani” che siano mai stai creati, talmente connessi a ogni aspetto dell’umanità da provare sentimenti e passioni.

 

3) Come riesci a conciliare famiglia e lavoro?

Cerco di dividere equamente il mio tempo, ci sono dei periodi in cui posso dedicarmi di più alla scrittura e altri in cui i miei figli richiedono maggiore attenzione. La mia famiglia capisce che per me scrivere, più che un lavoro, è una necessità, qualcosa che mi fa sentire completa e appagata. Per anni ho raccontato le mie storie solamente a me stessa, ora è un onore e una gioia poterle condividere con altri.

 

4) A parte la mitologia, cosa ti ha ispirato nella stesura del tuo Bacio Immortale?

Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti romanzi fantasy con protagonisti creature tormentate, desiderose di forzare la propria natura soprannaturale per poter essere uguali agli esseri umani, in genere in nome dell’amore. Si può dire che mi abbiano ispirata al contrario, perché gli Dei del mio romanzo vorrebbero poter essere semplicemente se stessi e rispettare l’intento con cui sono stati creati. Apollo, Atena e il resto della loro famiglia sono spiriti immortali che si sono incarnati per amore degli esseri umani, per riuscire a interagire con loro, ma una serie di errori li ha privati di gran parte dei loro poteri, costringendoli a trasformarsi in una sorta di vampiri.

 

5) Quanto c’è di te stessa in Penny?

Abbastanza. Condividiamo la passione per la lettura, che nel romanzo avvicina la mortale Penny alla divina Atena, e l’abitudine di sfuggire all’infelicità tramite le realtà alternative offerte dai libri. Ci accomuna anche l’amore per la famiglia, di sangue o d’elezione, e il bisogno di una sorella che sia uno spirito affine, qualcuno su cui fare affidamento e in cui rispecchiarsi.

 

6) Pensi di dare un seguito al libro o di scriverne un altro?

Fin dal principio la conclusione dell’avventura di Penny era chiara nella mia mente, scrivendo la storia ha acquisito un respiro più ampio, oltre ad Atena e Apollo al suo fianco si sono aggiunti altri Dei, non tutti buoni, e di conseguenza la fine si è allontanata. Io sto continuando a scrivere, mi avvicino allo scontro decisivo tra il mio trio di protagonisti e Hera, la sovrana degli Dei.

 

7) Come ti trovi con “La Corte Editore”, la tua Casa editrice?

Benissimo. Mi sono avvicinata al mondo dell’editoria con assoluta ignoranza e ho avuto la fortuna di incontrare delle persone capaci e disponibili. Gianni La Corte crede nei suoi autori e condivide con loro la passione per le belle storie, essendo lui stesso uno scrittore; senza i suoi consigli il mio Bacio Immortale non avrebbe raggiunto la forma completa che ha oggi.

 

8) Come sei riuscita a pubblicare con loro?

Nel Novembre del 2010, alla Fiera della Microeditoria di Chiari, ero alla ricerca di un editore disposto a leggere il mio manoscritto e mio marito ne ha consegnato una copia a Gianni La Corte, presente alla manifestazione come espositore. Dopo qualche mese ho ricevuto la telefonata che ha cambiato tutto: non solo Gianni voleva pubblicare Bacio Immortale, ma, se ero disposta a lavorarci ancora per sviluppare meglio alcuni aspetti della storia, l’avrebbe fatto entro un mese, in tempo per essere presenti al Salone del Libro di Torino. Così, alla Fiera della Microeditoria del 2011, mi sono ritrovata dall’altra parte della barricata, a fare la presentazione del mio libro.

 

9) Due sogni nel cassetto. Quali sono e perché.

Il primo sogno non è più nel cassetto, perché riuscire a scrivere un romanzo è sempre stato uno dei miei obiettivi, arrivare addirittura a pubblicarlo era al di là delle mie aspettative. Il secondo, adesso, è portare a termine il lavoro, scrivendo la storia di Penny fino alla fine, perché ormai non sono più solamente io a volerla conoscere. Sapere di avere dei lettori in attesa di scoprire il destino dei personaggi che ho creato è insieme motivo d’orgoglio e uno sprone a continuare a scrivere.

10) Dai tre consigli agli autori emergenti.

Premesso che io per prima mi ritengo un’autrice emergente, credo che innanzitutto sia vitale dare al proprio manoscritto la maggiore visibilità possibile, inviandolo a tutte le case editrici, senza paura di essere respinti e senza scoraggiarsi se si viene semplicemente ignorati. Poi sconsiglio di accettare le proposte di pubblicazione a pagamento, che in definitiva non sono altro che l’acquisto di un certo numero di copie del proprio libro. Infine, se si ha la fortuna di trovare un editore, è un errore essere convinti di aver fatto un lavoro perfetto, accettare i consigli di chi ha deciso di credere in noi può aiutare a renderlo migliore.

 

 

 

 

 


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