Intervista a Cassidy McCormack


Intervista a Cassidy McCormack

a cura di Evelyn Storm


Cassidy McCormack – Ti sento

 

La guardavo stordito. Come potevo dirle che non avrei potuto salvarle? Con che coraggio avrei potuto pretendere che capisse.

«Mi dispiace!» sussurrai.

«Perché?» tremò.

«Perché non posso resuscitare i morti, non so fare miracoli …mi dispiace» risposi tutto d’un fiato.

E mi si spezzò il cuore quando continuò a supplicarmi «Sì che puoi! Non possono morire così, non devono morire così, Alessandro, dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo fare qualcosa…» non riusciva a smettere, mi guardava distrutta, come se fossi la sua unica speranza. Non poteva sapere, non conosceva il dolore dell’impotenza, mentre io non ero nuovo a quella disperazione. Io conoscevo bene quel vuoto che provava nel cuore, quel fuoco che le incendiava l’anima, io lo conoscevo, era il mio mondo e non avevo il coraggio di mostrarglielo, per nessuna ragione avrei mai voluto essere io a farglielo vedere. Non riuscivo a muovere un muscolo, ero rimasto lì, impietrito sulla soglia del portone, paralizzato dall’ennesimo eccidio. Linda non smetteva di piangere, mentre i suoi lamenti mi penetravano dentro e scorrevano liberi nelle vene come un tormento.

Trovato quasi per caso durante una delle mie ricerche sul web, questo romanzo mi ha avvolto nella sua meravigliosa trama, come una coperta durante un gelido inverno e dissetato come una birra ghiacciata nel deserto. L’autrice è una sconosciuta (emergente) Cassidy McCormack, per fortuna italianissima, alias Ilenia Ferrelli che ha il dono del pathos nel calamaio. Quando ho letto la trama mi ha subito intrigato, non avevo ancora letto nulla sugli Angeli e similari, ma ho avuto la possibilità di leggere i primi capitoli dal sito dell’Editore e immediatamente per me è entrato in WL con priorità alta. La cosa sorprendente del modo in cui scrive Cassidy è che non ci sono refusi, inutili ripetizioni, tutto è necessario a comprendere il dolore, il tormento, la sofferenza di Alessandro. É attraverso il suo personaggio così complesso e controverso che la storia prende vita.
Sono i suoi pensieri, ricordi quelli che leggiamo e tutto ha un sapore così realistico.
Lui, i suoi assoluti, le sue reazioni iraconde, il suo problematico rapporto col padre.
Non è la solita storia fantastica farcita di sesso stile harmonie, non è un semplice Angelo Immortale, quello che viene fuori da queste pagine, ma molto di più. Una storia che vi prenderà sicuramente, e che meraviglia delle meraviglie è auto-conclusiva, se esita o meno un progetto di sequel lo ignoro ma se anche dovesse concludersi così mi viene da dire: che Dio benedica la Ferrelli!

Oggi su Fantasy Planet intervistiamo Cassidy McCormack, la scrittrice di Ti sento, edito da Edizioni R.E.I.

Note Biografiche

 

Cassidy McCormack è Ilenia Ferrelli, biologa trentenne di Cassino (FR) che trascorre le sue giornate dividendosi tra famiglia, lavoro come grafico digitale e la sua innata passione per la letteratura. La sua prima esperienza editoriale è avvenuta grazie al romanzo Ti Sento, edito da Edizioni R.E.I.. Da mesi sta tentando una piccola rivoluzione editoriale personale, spingendo i ragazzi a leggere di più grazie alla possibilità di pubblicare ebook a basso costo, infatti oggi al suo attivo ha già diverse opere, tra le quali il secondo volume della sua saga sugli Angeli, Temptation, e l’emozionante trilogia fantasy-medievale, L’ultima Alba, ma tutti disponibili in ebook sul kindlestore di Amazon a prezzi davvero irrisori.

Sinossi

Alessandro ha ventitrè anni. Quando lo studio e il lavoro glielo concedono, da qualche anno si ferma a scrivere una sorta di promemoria su un’agenda. Alessandro non è uno scrittore, non vuole neanche diventarlo, scrive solo per dimenticare. Si è imposto di dare fiducia al suo psicanalista il giorno che gli ha assicurato, per esperienza, che riportare a galla gli incubi del passato è l’unico modo per renderli inoffensivi. Alessandro ha un passato turbolento alle spalle, i suoi incubi sono intrisi di un sangue che neanche le lacrime sono riusciti a lavare via dalla sua anima ferita. È convinto che la Vendetta sia la soluzione, ma Giorgio, lo psicanalista, ha insistito tanto in quest’ultimo tentativo da convincerlo a dedicare qualche ora del suo tempo alla rievocazione dolorosa di momenti che non avrebbe mai voluto definire suoi. Alessandro è consapevole del fatto che la propria famiglia è la causa di tutto il suo dolore. Farne parte è la sua unica colpa. Alessandro racconterà la sua rabbia attraverso i ricordi. Dai tredici anni trascorsi in collegio al soggiorno a New York fino al suo definitivo rientro in Italia, svelerà al mondo la sua verità. Perché Alessandro non è un ragazzo come gli altri. Per diritto di nascita è costretto a vivere realtà che un uomo comune non riuscirebbe ad immaginare neanche con la più fervida delle fantasie. Costretto a nascondersi, perché braccato come un animale, Alessandro è costretto ad agire nell’ombra, quasi fosse un criminale, per celarsi agli Agenti del Clan, che ha fatto dello stermino suo e della sua gente lo scopo primario della propria esistenza. Un’antica tregua impedisce alla Stirpe di Ancharos di Alessandro di utilizzare i propri poteri per aggredire i membri del Clan, in cambio di una certa libertà di azione per portare a termine il lavoro che è stato loro assegnato fin dalla notte dei tempi. Nuovi passaggi di potere, tuttavia, hanno riacceso le ostilità fra le due fazioni nemiche. Il Clan invia i propri Agenti a scandagliare città e paesi per ostacolare l’operato degli Ancharos che, a loro volta, per rappresaglia, trasgrediscono agli ordini del Gran Consiglio e danno sfogo ai loro poteri per eliminare il nemico o, quantomeno, difendersi da esso. Vittime di questa guerra senza fine sono quasi sempre gli stessi Civili che il Clan si fa vanto di voler difendere dagli Ancharos. Una di queste vittime però sarà la causa che metterà definitivamente fine alla tregua, scatenando l’ira e la ribellione di uno dei più potenti Angeli di Morte che abbia mai calpestato suolo terrestre.

Intervista all’autrice Cassidy McCormack

Raccontaci chi è Cassidy McCormack e il perché di questo nome (che immagino non sia il tuo).

Innanzitutto grazie per questa bella opportunità che mi date di far conoscere il mio romanzo attraverso questa intervista.

Il nome Cassidy McCormack è nato per caso, come pseudonimo da usare quando ho voluto aprire un account su Facebook. Ci tengo molto alla mia privacy e volevo un nome che conoscessero solo i miei veri amici. Il nome è nato dall’unione di due fattori, il primo (Cassidy), non è altro che la traduzione in inglese del nome Cassandra, la protagonista femminile del mio primissimo romanzo ( L’ultima Alba, un personaggio al quale mi sento molto vicina, il cognome invece è stato scelto semplicemente fra i tanti presenti del dizionario inglese di Oxford. Da qui, quindi, Cassidy McCormack.

 

A che età hai iniziato a scrivere?

Quasi da sempre, credo, perché scrivevo piccoli racconti già quando andavo alle elementari, e quando non sapevo ancora scrivere, mia madre mi trovava a raccontare favole alle mie bambole, come lei faceva con me.

 

Come è nata l’idea di Ti sento?

Purtroppo è nata dalla necessità di svuotare un po’ la mente da un brutto periodo vissuto in passato. Non è solo un romanzo per me, è la prigione di un dolore che mi porterò dentro per sempre.

 

Dopo tante protagoniste femminili, tu per il tuo libro hai scelto invece Alessandro.  Come mai?

Non c’è un particolare motivo, non ho studiato i personaggi a tavolino, li ho conosciuti anch’io man mano che entravano in scena. Mi sono semplicemente seduta davanti un pc a scrivere, e così è nato Alessandro.

 

Tra Alessandro e Denise, quale preferisci? Spiegacene poi il motivo.

Sicuramente Alessandro. È una parte di me, dopotutto.

 

Quale è stato il momento più duro durante la scrittura del tuo romanzo?

Senza dubbio, la difficoltà maggiore per me è stata ricordare e riportare a galla tanti brutti ricordi.

 

Da cosa prendi ispirazione?

Dipende dal periodo della mia vita che affronto in quel momento, il resto lo fa la fantasia e il mondo che mi circonda.

 

Che cosa leggi abitualmente?

Adoro i classici, ma solitamente leggo quasi qualunque genere letterario, purché riesca ad attirare la mia attenzione fino alla fine.

 

Hai qualche sogno nel cassetto che non si è ancora realizzato?

Per il momento mi ritengo soddisfatta e serena. È tornato a splendere il sole nella mia vita e spero continui a farlo ancora per molto altro tempo ancora.

 

Se dovessi dare un consiglio agli scrittori emergenti, quale sarebbe?

Non abbiate fretta di mettere le vostre opere nelle mani del primo editore che vi propone un contratto editoriale, che sia a pagamento o meno. Valutate sempre molto molto bene, e col tempo, se avrete fatto un buon lavoro, raccoglierete i vostri frutti.

 

 

 

 


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