Balthis l’avventuriera – Gianluigi Zuddas – Edizioni PerSempre


In una terra imbarbarita e divisa in zone d’influenza da immortali governanti che si credono Dei, si muove la piccola Balthis, una ragazzina che campa di espedienti.

Coinvolta in lotte titaniche e pericoli mortali si troverà al centro della sfida finale.

Autore: Gianluigi Zuddas

Titolo: Balthis l’avventuriera

Collana: Maledizioni

Numero di collana: 1

Genere: fantasy

ISBN: 978-88-88583-35

Pagine: 368

Balthis l’avventuriera: Balthis (una dodicenne maestra nell’arte di arrangiarsi), mentre si trova a caccia di basilischi, cade fra le grinfie dei sinistri adoratori di Bunta. Imprigionata tra le caverne dell’Hore Katél viene per caso a conoscenza del fatto che la Dea (Sabra Gwenaura) adorata nella propria città viene tenuta prigioniera lì da alcuni Dei suoi nemici. Balthis si prodiga per liberarla e tanto fa che riesce a portare la Dea in salvo. Ma non per molto: infatti la Dea (che è stata torturata fino a essere ridotta in uno stato quasi catatonico) non sembra in grado di offrire alcun aiuto, mentre gli Dei suoi nemici sono agguerritissimi: tornare a casa per Balthis diventa una cosa impossibile, perché rischierebbe di compromettere la propria vita e, forse, quella di Sabra Gwenaura. Così intraprende un’odissea rocambolesca, passando di avventura in avventura (e di incontro in incontro), nel tentativo di comprendere l’enigma: perché gli Dei del suo mondo sembrano essersi coalizzati contro Sabra? Qual è il mistero che essi cercano di strapparle a ogni costo? Solo la Dea potrà rispondere a questi interrogativi.

Il mondo di Balthis: Balthis si muove in un mondo post-tecnologico, dove la gente comune sembra regredita a uno stadio arcaico (vagamente medievaleggiante) e viene dominata da alcuni Dei, che in realtà sono gli ultimi possessori della scienza degli Antichi, resi invulnerabili e immortali da una macchina misteriosa. Questo è lo stato delle cose, dopo centomila anni di guerre e dopo l’invasione di una razza aliena, che ha quasi portato l’umanità sul baratro dell’estinzione. I continenti di questo mondo alternativo sono approssimativamente quelli che conosciamo e vengono chiamati con dei nomi che di essi sembrano storpiature. Balthis è originaria di Dendra, una città collocata in quella che noi, oggi, chiameremmo Spagna. Le sue peregrinazioni (a piedi, a cavallo, per nave e addirittura su una barca volante) la porteranno fino al continente che sta oltre l’oceano, l’Alto Merica.

Perché leggere questo libro: è un romanzo rocambolesco, percorso da un’ironia spassosa, che sa toccare molte corde, da quella tragica ed eroica, a quella sentimentale, a quella garbatamente piccante, a quella sfacciatamente comica. I personaggi sono credibili ed è facile immedesimarsi in essi. Lo stile è piano, anche se letterariamente impeccabile: ne possono trarre godimento sia i lettori occasionali o “distratti”, in cerca di puro intrattenimento, sia i lettori più esigenti.

Target: dai 14 anni in su.

Biografia

Gianluigi Zuddas: (Carpi, 1943) è traduttore (attivo per la Editrice Nord e altre case editrici) e autore di romanzi a metà strada tra la fantascienza e la fantasy. Nato a Carpi, vicino Modena, si trasferì a Livorno con la famiglia quando era ancora molto giovane. Suo padre era un ufficiale di marina non commissionato. Da ragazzo era un appassionato lettore di Salgari, Zane Grey e Steinback. Successivamente iniziò ad apprezzare anche Frederik Pohl, Robert Sheckley e i racconti di Jack Vance. Fece (come ogni scrittore di fantasy che si rispetti) diversi lavori tra cui meccanico, tecnico nella radiologia medica e disegnatore, prima di cominciare a scrivere. Il suo primo romanzo, Amazon, vinse il Premio Italia. Dopo il 1989 venne pubblicato un suo nuovo romanzo, C’era una volta un Computer (Larcher Editore, 2006), e ristampato nella collana Urania l’anno seguente con il titolo I computer dell’Apocalisse. In questo romanzo Zuddas rivede ed espande la sua storia precedente, Le armi della Lupa. Nelle storie di Zuddas i personaggi sono solitamente donne. Le sue Amazzoni sono personaggi particolari, che Zuddas ha cercato di rendere realistici. Zuddas considera le sue storie come appartenenti al genere Heroic Fantasy.

Bibliografia completa:

Breve soggiorno a Lagash (racconto – 1976)

Amazon (romanzo – 1978)

L’amazzone e il sacerdote (racconto – 1979)

La ragazza angelo (racconto – 1979)

I pirati del tempo (romanzo – 1980 – scritto insieme a Luigi Cozzi)

Il grande Ozo (racconto – 1981)

Per cercare Aurade (racconto- 1981)

Mitis degli Alicorni (racconto – 1982)

Babeeri (racconto – 1982)

Balthis l’avventuriera (romanzo – 1983)

Le amazzoni del Sud (romanzo – 1983)

Stella di Gondwana (romanzo – 1983)

Le guerriere degli abissi (romanzo – 1983)

Il ritorno di Lupa Bianca (racconto – 1984)

Il volo dell’angelo (romanzo – 1984)

Luci di cristallo (racconto – 1985)

Le armi della Lupa (romanzo – 1989)

C’era una volta un computer (romanzo – 2006) riedito su Urania supplemento col titolo I computer dell’Apocalisse

 

Edizioni PerSempre

via Dante Alighieri, 7

20097 San Donato Milanese (MI)

www.edizionipersempre.it


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